Tensione
a mille all'Albert Park, dove ai classici dubbi di inizio anno si aggiungono le
incognite sui nuovi motori e regole. Gomma media e soft a disposizione: solo
Vettel parte tra i big con la 'Option', la mescola più dura: per lui forse
strategia ad una sola sosta? Iniziano male le Lotus, con Grosjean che deve
partire dai box. La prima partenza viene abortita, mentre la seconda avviene ma
molto a rilento da parte del poleman Hamilton che infatti viene sfilato non
solo dal compagno ma anche, in ordine, da Ricciardo, Magnussen e Hulkenberg nei
soli primi due giri. Problemi anche per Vettel che continua a lamentarsi col team
via radio e nel frattempo scivola 16º. Colpo di scena al quarto giro: Hamilton
è costretto a rientrare ai box e ritirarsi per salvaguardare il motore. Ma non
è finita, perché lo stesso deve fare un altro grandissimo protagonista delle
passate stagioni, Vettel. Pazzesco, e siamo solo all'inizio! Al 10º giro Bottas
si appoggia al muretto e perde la posteriore, che rimane in mezzo alla pista e
quindi deve uscire la safety car: molti ne approfittano per entrare ai box.
Classifica invariata alla ripartenza (16º giro), coi piloti davanti sin
dall'inizio che vedono però i loro distacchi annullati. Alonso è sempre quinto,
mentre il cielo è scurissimo ma la corsa dovrebbe essere asciutta fino alla
fine. Poco oltre la metà della gara si giunge al secondo pit stop, per ultimo
si ferma il leader della corsa Rosberg. Posizioni invariate fuorché per la
quarta, con Hulkenberg passato da Button ed Alonso. A circa dieci giri dalla
fine, si ritira anche la seconda Lotus: disfatta totale per la storica
scuderia. Intanto Nico Rosberg ha quasi mezzo minuto su tutti gli altri, che
invece tra loro sono relativamente vicini. Proprio per le ultime tornate fa
capolino anche un pò di sole, a salutare la vittoria della Mercedes ma anche le
ottime prestazioni dei rookie, su tutti quella di Magnussen terzo. Intanto i
primi due, seconde guide delle rispettive scuderie, si tolgono anche qualche
sassolino contro i comunque incolpevoli compagni Hamilton e Vettel. Vedremo se
gli stessi si prenderanno la ‘rivincita’ in Malesia.
Voto
8 a...Rosberg, Ricciardo e Magnussen: ebbene sì, per non far torto a nessuno
diamo il voto più alto ai tre protagonisti del podio, che hanno tutti almeno un
motivo particolare per essere ancor più felici oggi. Nico vince la gara col
numero col quale il padre anni prima vinse il Mondiale: riuscirà a fare lo
stesso il figlio? Ricciardo pilota di casa va sul podio nella sua prima gara
con la Red Bull, macchina che fin dai test tutti davano per spacciata.
Magnussen il rookie che pare già predestinato, alla sua prima in F1 è terzo ed
è anche il primo podio danese in questa categoria.
Voto
5 a...Ferrari: Ancora una volta la Rossa mostra i suoi limiti quando conta,
facendosi passare davanti non solo dai favoriti delle "Frecce
D'Argento" ma pure dagli altri team e soprattutto dai novellini che appena
arrivati sono andati, tanto in qualifica quanto in gara, meglio di due ex
campioni del mondo che invece hanno fatto la (solita) gara anonima. Alonso
riassume così: “Buono perché abbiamo punti in più di Hamilton e Vettel, male perché
abbiamo finito a 35 secondi da Rosberg”. Detto tutto.
Voto
2 a...Lotus: La cosa tragicomica è sentire i piloti, che pochi minuti prima si
sono dovuti fermare in pista, commentare ai microfoni che pensavano addirittura
di fare meno giri...questo vuol dire che non solo c'è la consapevolezza dei
limiti di quest'auto, ma che la via d'uscita è ancora lontana, molto lontana.
Riusciranno entro fine stagione a terminare un intero GP??
Nessun commento:
Posta un commento