domenica 28 ottobre 2012

F1 - In India trionfa ancora Vettel, ma Alonso non molla


Su questo circuito ultramoderno alla periferia di Nuova Delhi, dove le Red Bull come in tutte le gare in Oriente sono irraggiungibili, Vettel potrebbe dare un duro colpo al campionato anche se mancano ancora alcune gare, quindi nulla può dirsi perduto. Partenza subito al cardiopalma, Alonso cerca subito di passare le due McLaren, riuscendoci in un primo momento ma posizionandosi poi tra loro in attesa del momento propizio. Al quarto giro infatti ci riprova il ferrarista e si rimette davanti, ponendosi alla rincorsa delle due Red Bull. Sembra che i tecnici della Ferrari abbiano ascoltato le lamentele non troppo velate nel post-qualifica dello spagnolo: sia lui che il compagno oggi sono superiori alle McLaren e registrano giro dopo giro prestazioni simili addirittura alla coppia di testa. Vettel ad un terzo di gara decide di andare e aumenta i distacchi sia dal compagno di squadra che da Alonso, che però a sua volta guadagna su Webber. Button è il primo a fermarsi ai box tra i piloti dei top team; cambia poco dopo le soste nell’unico pit stop, ma le emozioni non mancano. Infatti nella parte centrale della corsa assisteremo ad esempio ad Hamilton che deve cambiare il volante, una foratura di Maldonado che fa perdere due secondi a Vettel quando se lo troverà davanti, la bagarre tra Massa e Raikkonen con il brasiliano che la spunta e Alonso che riesce ad avvicinarsi ulteriormente a Webber per colpa di una Marussia che gli fa perdere tempo. In tutto questo fa sorridere il commento dell’ingegnere Stella alla radio di Alonso, tra l’altro in italiano: “Sei un lottatore con un talento straordinario”, come non sottoscrivere, tifoso o meno? Quando mancano ormai poco più di 10 giri e le posizioni sembrano assestate, Webber viene avvertito di un problema al Kers, Alonso naturalmente ne approfitta e lo supera. Da quinto così si ritrova secondo, a conferma della dichiarazione del muretto, oltretutto l’unico tra i primi a guadagnare posizioni. Anche Vettel come il compagno di scuderia ha problemi sulla sua vettura, qualcosa sul fondo della monoposto tocca l’asfalto producendo attrito e scintille. Alonso allora ci crede, ma nella sua rincorsa alla vittoria fa un paio di errori. Poco male viste le premesse. Per Vettel giunge dunque la quarta vittoria consecutiva e per il secondo anno vince in India. Webber è terzo e il fenomenale Alonso secondo, lasciando ancora il mondiale aperto.

Voto 8 a…Red Bull: se Fernando avesse quest’auto, dove sarebbe in classifica? Nelle ultime gare, in cui in pratica sembra tornata quella dell’anno scorso, la vettura sembra imprendibile, ed è complicato anche dare il giusto merito ad un Vettel che ci corre e vince, anzi stravince, ma solo quando è la miglior monoposto in griglia

Voto 7 a…Ferrari: c’è stato un certo momento in cui persino Massa (dico, MASSA) sembrava poter lottare forse addirittura per il podio. La domanda dunque è: ma in qualifica allora è un’altra auto? E’ una tattica per disorientare gli avversari?? Come spesso accade la verità sta nel mezzo; il brasiliano si è svegliato solo ora che ha avuto il rinnovo e Alonso pur nella sua immensità è arrivato secondo sì, ma a 9 secondi…

Voto 3 a…Mercedes: periodo nero, terza gara senza punti e noi non siamo così sicuri che Hamilton abbia fatto l’affare della vita a firmare con la casa tedesca…se nelle auto di serie il marchio è simbolo da sempre di affidabilità, in pista sembra essere il suo gemello cattivo, quello che tra l’altro farà tornare con la coda tra le gambe il buon Kaiser in pensione con ben poche soddisfazioni e qualche capello bianco in più

MotoGP - GP d’Australia, Phillip Island in tripudio per Stoner e Lorenzo


In una sorta di ideale passaggio di consegne abbiamo assistito all'incoronazione del fenomeno Marquez a campione della Moto2, colui che prenderà proprio il posto di Stoner, il quale nonostante abbia pochi anni in più ha deciso di ritirarsi a vita privata ma che in questo weekend casalingo ha dimostrato come non sia certo il talento che sia venuto meno. Una penultima gara di stagione che vede come strafavorito Casey ma anche con un Lorenzo che potrebbe chiudere qui il Mondiale. Il "Por Fuera" parte davanti ma già al primo giro, senza attendere oltre, Pedrosa prima e Stoner qualche attimo dopo lo lasciano indietro. La pressione che lo spagnolo su HRC è obbligato a mettere sul connazionale diventa un'arma a doppio taglio, che porta Dani a cercare una traiettoria esterna e scivolare miseramente. Il suo ritorno ai box servirà solo a confermarne il ritiro e la consegna del titolo mondiale a Jorge. La classifica provvisoria dopo i primi due giri così rimette il padrone di casa in testa con un paio di secondi di vantaggio sulla Yamaha numero 99, il medesimo scarto che si trova tra la stessa e Crutchlow. Praticamente la gara finisce qui, almeno per quanto riguarda le primissime posizioni, mentre proprio a ridosso è bagarre tra Dovizioso, Bautista e Bradl. Dietro di loro, solita gara anonima per le Ducati. Al traguardo saranno così due i piloti a festeggiare, davanti a 90.000 spettatori acclamanti e che salutano con un pizzico di nostalgia il beniamino di casa. La prossima, l'ultima, sarà come al solito a Valencia, con tutti i titoli già assegnati; ma siamo sicuri che le emozioni non mancheranno anche lì.

Voto 9 a...Stoner: sesta vittoria consecutiva sulla pista di casa, scontata certo, ma non meno di forza e volontà. Più che una curva, si sarebbe dovuto dedicargli l'intero circuito; d'altronde certamente non è l'unico australiano che ha fatto la storia del Motomondiale, ma senz'altro uno dei più grandi protagonisti degli ultimi anni.

Voto 8 a...Lorenzo e Pedrosa: complimentoni al nuovo, meritatissimo campione del mondo della classe regina. Ricordiamo che nell'intera stagione non ha mai fatto peggio di secondo tranne quando è stato 'abbattuto' ad Assen. È il secondo mondiale vinto nella categoria, il quarto in carriera, per un fenomeno che può piacere o meno (e a noi CI PIACE) ma che innegabilmente è non solo personaggio ma anche pilota di livello superiore. D'altronde lo stesso si può dire di Dani, meno esuberante ma che nelle ultime gare ha dimostrato anche di avere gli attributi, come oggi quando non poteva fare altro che provarci anche rischiando di cadere com'è successo. Un errore? Per me assolutamente no, ma la dimostrazione che qualcosa è cambiato: ne avremo la certezza solo il prossimo anno.

Voto 5 a...la noia: in una giornata ricca di emozioni, alla fine i sorpassi si sono dovuti cercare nelle retrovie perché davanti si è tutto congelato al momento della caduta di Pedrosa. Quindi gara conclusa dopo due giri, il resto è noia. Si attendeva solo la bandiera a scacchi e questo non fa certo bene allo spettacolo: si parla già di fare alcune modifiche tecniche e nel regolamento per il prossimo anno per poter trovare, nel corso di alcune stagioni, un modello che si ponga tra questi prototipi e la Superbike.
                                         

sabato 27 ottobre 2012

F1 - Qualifiche GP India, Red Bull ancora davanti a tutti


Le notizie della settimana sono state sicuramente il rinnovo di Massa in Ferrari e il clamore destato dalla stessa casa di Maranello per il simbolo della Marina e di conseguenza il sostegno dato ai due Marò e alla vicenda che li vede protagonisti proprio in terra indiana. Ma anche le vicende sportive vedono sotto i riflettori la Rossa, che lotta con la Red Bull per la vittoria in campionato. Quest’ultimi hanno risposto in pista con un Vettel in gran forma, mentre per Alonso le previsioni non vanno oltre la seconda fila. Ricordiamo che questa è la seconda edizione del Gran Premio indiano; l’anno scorso Vettel aveva centrato un ’grand slam’ con pole, giro veloce e vittoria. In Q1 nessuna sorpresa: escono Vergne, Petrov, Kovalainen, Glock, De la Rosa, Karthikeyan e Pic. Ben più combattuta la seconda manche, che vede molti nomi noti rischiare sino all’ultimo secondo, come Perez e Massa. Sfortunato Grosjean che esce dalla top 10 per due centesimi; lo seguono Hulkenberg, Senna, Schumacher, Ricciardo, Di Resta e Kobayashi. Nella lotta per la pole Vettel rovina incredibilmente il primo set di gomme facendo un fuoripista, ma la sua superiorità è tale che riesce ugualmente senza problemi a mettersi davanti a tutti, tra l’altro affiancato dal compagno di scuderia Webber. Fila dietro tutta Mclaren, con Hamilton meglio di Button; solo quinta e sesta le Ferrari, che completano le prime tre file di questo strano schieramento, particolare nell’affiancare piloti della stessa squadra ma scontato per quanto riguarda le posizioni. Amareggiato Alonso nelle sue dichiarazioni, ben consapevole che è difficile recuperare punti quando le rispettive monoposto hanno un tale divario tecnico.

MotoGP - Qualifiche GP Australia, Stoner è imprendibile


In Australia ci accoglie il solito asfalto sconnesso e un tempo variabile che tra vento e pioggia non aiuta il lavoro dei piloti. Chi non sembra assolutamente avere problemi è sicuramente Stoner, che nell'ultima gara di casa della carriera domina sin dalle libere qui a Phillip Island, dove tra l'altro proprio in questo weekend gli è stata dedicata la 'curva 3'. Mancherà invece in griglia Spies per una lussazione alla spalla rimediata nella caduta a Sepang. A tal proposito anche il mattatore di questi giorni cade male dopo una ventina di minuti dal via delle qualifiche ma senza conseguenze gravi. Il compagno di team intanto è appena dietro, con Lorenzo che se la prende con calma forte di tempi ottimi nelle precedenti sessioni. Davanti allo spagnolo leader del Mondiale così si piazzano Dovizioso e, quando siamo ormai alla mezz’ora, anche Bradl. Il sole inizia a fare capolino proprio all’approcciarsi del momento clou per la pole, quando ad una decina di minuti dalla bandiera a scacchi i tre eroi di questo campionato stanno davanti a tutti, con Lorenzo tra le due Honda. L'australiano fa, anzi continua a fare un altro mestiere, come ci si poteva aspettare, lasciando a mezzo secondo proprio l’iberico su Yamaha e addirittura ad un secondo Pedrosa. Ad un paio di minuti dalla conclusione torna la pioggia quindi la classifica rimane invariata; per domani Stoner è ovviamente favoritissimo per la vittoria, ma in ottica Mondiale sarà interessante vedere quanto il suo desiderio di vincere qui possa in qualche modo cambiare gli equilibri tra gli altri due

domenica 21 ottobre 2012

MotoGP - GP Malesia, neanche il nubifragio ferma Pedrosa


I protagonisti di giornata in Moto3 e Moto2 sono stati i piloti malesi che in casa hanno fatto delle splendide gare terminando nelle rispettive categorie secondo e quarto, mentre abbiamo assistito a dei podi con nessuno spagnolo come non succedeva da una vita, e soprattutto la pioggia monsonica tipica della zona e delle corse qui anche negli anni precedenti. Quest'ultima ha condizionato parecchio l'intero weekend, anche con ritardi ed interruzioni, raggiungendo l’apoteosi nella mattinata italiana. Come previsto e prevedibile infatti, la pioggia saluta i piloti sulla griglia di partenza e li accompagna per l’intera durata della gara. Lorenzo parte forte, seguito ma ad una certa distanza da Pedrosa. Dietro di loro Stoner scambia la propria posizione col Dovi che scivola parecchio indietro alla partenza. Rossi intanto in un paio di giri è a ridosso dei primissimi, proprio dietro al pilota Tech3. I due davanti fanno subito il vuoto, con Dani che ferma sul nascere la fuga del connazionale, e nell’ennesimo deja-vu prima si porta su Lorenzo, lo passa con facilità disarmante per poi lasciarlo al palo. La pioggia naturalmente miete diverse vittime, da Crutchlow a Spies, passando per  Bradl e De Puniet. Di contro, alla Ducati si fregano le mani e sfruttano a meraviglia l’asfalto bagnato, facendo quarto e quinto. Ma quando la situazione diventa troppo pericolosa per proseguire, i commissari sventolano le bandiere rosse e sospendono la gara, con l’idea di riprendere poi percorrendo soli 7 giri, ma dopo un po’ è chiaro a tutti che il tempo non migliorerà a breve e si decide di non ripartire. Il podio quindi rimane quello prima dell‘interruzione: Pedrosa, Lorenzo e Stoner si dividono il bottino, con lo spagnolo su Honda che si avvicina ulteriormente al rivale e l’australiano che ora si potrà concentrare per fare bella figura nella sua ultima (?) gara di casa.  

Voto 9 a…Pedrosa: prima vittoria sul bagnato per lui, pensare che il ragazzo qualche anno fa aveva la stessa avversione di un felino per l’acqua. E’ rilassato e consapevole di avere il mezzo migliore, che a sua volta forse è anche nelle mani migliori in questo momento. Gli avversari non possono che ammettere la sua superiorità in questo periodo, e arrancare cercando di limitare i danni. Certo che il distacco che riesce a dare a Lorenzo, quindi non uno qualunque, per non parlare degli altri, fa davvero impressione.

Voto 7 a…Ducati: chi si rivede…scende la pioggia ma che fa? Dice la canzone, in questo caso la risposta è che Ducati va, per rimanere in rima. Potrebbero chiedere alla Dorna di bagnare tutte le piste, un po’ come si fa coi campi da calcio…è un’idea eh! A nome dello spettacolo, speriamo vivamente che il prossimo anno le cose vadano meglio…chissà che non possano ricreare la stessa alchimia dei tempi d’oro di Stoner. 

Voto 5 a…la direzione gara: troviamo già abbastanza  ‘particolare’ come regola quella di fermarsi per poi far ripartire i piloti per una sorta di mini-gara, anche se non è una cosa nuova…peggio ancora poi se agli stessi tocca aspettare, con tutta la tensione del caso, una decisione che fin da subito con un minimo di buon senso poteva essere presa. Dopo aver visto il pubblico gioire per i primi acuti dei propri beniamini e conoscendo l’importanza economica della zona non saremo noi a consigliare di non correre in Malesia…ma visto che ormai si sa che è così ogni anno, almeno sarà il caso di farsi trovare pronti.

sabato 20 ottobre 2012

MotoGP - Qualifiche Sepang, pole e record per Lorenzo


In settimana il pensiero di tutti è andato alla tragica ricorrenza della dipartita di Simoncelli un anno fa, commemorata ora anche da una targa oltre che dal ricordo di chi lo conosceva in pista e fuori. Ma oggi bisogna tornare a concentrarsi, tutti in sella per queste ultime gare della stagione. Ancora una volta l'agguerritissimo Pedrosa guida la classifica nel 'combinato' delle libere anche nel caldo umido della Malesia, dove entrambi i piloti Honda ufficiali vorranno dire la loro, seppur con motivazioni differenti. Lo seguono da vicino infatti i rivali di sempre, il compagno di team Stoner e Lorenzo. A proposito del meteo, in realtà nella seconda prova libera non si è girato per via del maltempo, che ancora minaccia il cielo sopra il circuito di Sepang. Durante le ultime libere caduta nel medesimo punto del circuito per le due Ducati, per fortuna senza conseguenze. A metà delle qualifiche davanti (come sempre) Pedrosa e Lorenzo, con Stoner che invece scade leggermente rispetto le sessioni precedenti, non del tutto felice della sua moto, e lasciando così il terzo e quarto tempo provvisorio alle due Yamaha di Dovizioso e Spies. Sarà proprio il pilota italiano a dare il via alle danze per la pole, proponendosi come terzo incomodo ed assestandosi alla fine a sorpresa proprio dietro i due fenomeni iberici; Dani sembra favorito nonostante il chattering che non sembra però affatto rallentarlo, mentre Jorge da par suo ha un quarto ed ultimo intertempo più lento di due decimi rispetto la squadra avversaria. Eppure Lorenzo riesce proprio negli ultimissimi minuti a fare non solo la pole ma addirittura il record della pista, trovando forse la formula per contenere lo strapotere tecnico della nuova Honda versione 2013. Stoner continua a migliorarsi in vista della gara di casa e si piazza quarto. Solito opaco Rossi, undicesimo. Per la gara quindi ci si può attendere ragionevolmente che i due davanti facciano il ritmo, ma in Malesia si sa l’incognita meteo è sempre in agguato.

domenica 14 ottobre 2012

F1 - GP Corea: doppietta Red Bull, Vettel ora è leader


Il weekend coreano prende il via con 4 punti di vantaggio per Alonso, ma le due Red Bull partono decisamente favorite. Infatti la coppia Vettel-Webber rimane davanti alla partenza, mentre la McLaren che fino a qualche settimana fa era l’auto da battere sin dall’inizio dovrà affrontare invece una gara in salita: Kobayashi mette fuori gioco Button che si deve ritirare immediatamente, così come Rosberg. Vettel riesce a prendere un ampio vantaggio sul leader mondiale continuando a registrare tempi record ad ogni giro. Hamilton sarà il primo a fermarsi al 14o giro, lamentando poco dopo problemi tecnici. Terminerà la sua gara a metà classifica, completando il momento disastroso della McLaren. In casa Ferrari invece accade ciò che nessuno si sarebbe aspettato, ovvero un Massa scatenato è più veloce di Alonso e quando inizia ad avvicinarsi troppo al compagno dai box sono costretti a dirgli di rallentare…la noia la fa da padrona in un circuito simil-cittadino come questo, dove le posizioni rimangono pressochè invariate rispetto all’inizio: la coppia Red Bull che vede Vettel trionfare precede le due Rosse con Alonso davanti a Massa, che nelle ultime gare ha preso qualche punto e probabilmente ravvivato le proprie opportunità di proseguire col team. A due giri dal termine piove sul bagnato in casa McLaren, con lo sfortunato Hamilton che si ritrova suo malgrado a portare a spasso un pezzo di erba sintetica che si è staccata e che transita pericolosamente tra il cordolo e la pista. Red Bull che dominano in lungo e in largo come meglio credono, Ferrari che possono solo cercare di raccogliere le briciole ed accontentarsi, sperando in tempi migliori.

Voto 9 a…Vettel: è la 25a vittoria per il pilota tedesco, la terza consecutiva che gli permette così di passare in testa al mondiale con 6 punti in più di Alonso. Ma è soprattutto come ciò è avvenuto a far pendere l’ago della bilancia a suo favore: Red Bull ha nuovamente la migliore vettura, quella da battere, e questo grazie alle piccole e grandi innovazioni che i suoi tecnici hanno portato nel corso della stagione. La Ferrari dovrebbe trovare personaggi simili se vuole avere qualche possibilità, gente che non si affidi alla fortuna o ad errori altrui ma capace di inventarsi qualcosa che possa fare la differenza sulla propria monoposto, dove il talento di Alonso non basta.

Voto 7 a…Ferrari: nonostante ciò che abbiamo appena detto, e probabilmente anche a causa del pessimo weekend in cui è incappata la McLaren, la casa di Maranello è stata sempre lì, appena dietro agli imprendibili due. La macchina va, ma arrivare sempre dietro non può bastare per vincere i mondiali…

Voto 2 a…McLaren: quando si dice che la sf…ortuna ci vede benissimo, davvero pessima gara per la scuderia inglese e i suoi piloti. In nome di una sana competizione, gli auguriamo di riprendersi sin dal prossimo appuntamento, anche se certamente Hamilton non sarà quello di sempre 

MotoGP - Motegi, anche in Giappone imprendibile Pedrosa


In Giappone ci troviamo ormai nel quart’ultimo appuntamento del Mondiale, con in gioco punti che ora pesano davvero, 33 esattamente quelli che dividono Pedrosa da Lorenzo ma basta niente perché il vantaggio venga annullato. I 24 giri previsti iniziano proprio con i due che cercano di scappare, mentre in terza posizione si vede Spies che però dura poco, visto che va lungo in una curva al primo giro e finisce lì la sua gara. Escono di scena anche De Puniet e Yonni Hernandez. Torna quindi terzo Crutchlow anche se molto staccato dai primi due, leggermente in difficoltà Stoner che appena più dietro compie qualche piccolo errore. I due spagnoli fanno gara a sé, con l’inglese frapposto tra loro e il gruppo degli altri. Accade praticamente nulla per dieci giri, finchè Pedrosa supera con facilità Lorenzo, che comunque non fa niente per impedirglielo. In quattro giri Dani da più di un secondo e mezzo al “Por Fuera”, che forse si accontenta del risultato. Stoner intanto scivola man mano e termina la gara con un buon quinto posto, mentre sul gradino più basso del podio se la giocano Cal e Bautista che si scambiano le posizioni più volte, finchè proprio nell’ultimo giro il pilota Tech3 subisce una rottura, lasciando un podio tutto iberico. Davanti l’epilogo è esattamente lo stesso di Aragon, con la Yamaha numero 99 che viene passata ad un certo punto della gara, facendoci chiedere quanto queste vittorie siano di motore o di ‘manico’ che il pilota Honda abbia finalmente tirato fuori.

Voto 9 a…Pedrosa: Ormai a -28 punti dalla testa della classifica piloti, Dani sembra un altro pilota rispetto l’eterna promessa mai esplosa degli anni scorsi e in parte dell’inizio di questo campionato. L’uscita di scena di un compagno di squadra ingombrante come Stoner ha fatto il suo, ma che altro? Forse solo lui lo sa, forse…ma probabilmente è una concomitanza di fattori quella che finalmente ha permesso al giovane di non diventare una barzelletta ma qualcuno da temere in pista.

Voto 8 a…Lorenzo: più di così, non poteva fare. Ma d’altronde non c’è neppure bisogno: un po’ come Alonso in F1, il più grande pregio quest’anno del “Black Mamba” è quello di essere regolare. Peggio del secondo posto non ha mai fatto, ed è questo il suo ‘segreto’, la sua ricetta per portarsi a casa il Mondiale, o almeno per essere ancora il favorito per la vittoria.

Voto 4 a…Ducati: ma ci crede qualcuno quando dicono che fanno progressi? Loro ci credono?? Perché onestamente non vediamo differenza, le posizioni sono stabilmente quelle intorno il settimo-ottavo posto o giù di lì. Sembra più un ripetere un disco rotto che qualcosa di autenticamente voluto e creduto, d'altronde quando un pilota sa già che tra quattro gare sarà altrove logicamente il desiderio di migliorarsi sarà pari a zero...

sabato 13 ottobre 2012

MotoGP - Qualifiche GP Giappone, Lorenzo strappa la pole a Pedrosa


Il Motomondiale arriva in Oriente, precisamente a Motegi dove non sono presenti ancora alcuni addetti ai lavori per via delle possibili radiazioni residue dal terribile incidente di Fukushima. Il ritorno di Stoner e Pedrosa che è il più consistente nelle libere sono ottime notizie per la Honda, che già 'gioca' in casa. Ad un quarto d’ora dall’inizio delle qualifiche l’accoppiata ispanica Pedrosa-Lorenzo è sempre davanti, come è stato nelle libere e nel mondiale. Crutchlow, Bautista e Bradl lottano appena dietro, dimostrando ancora di essere il futuro della categoria; a tal proposito il campione che ci saluterà quest’anno, il buon Casey Stoner, al rientro nonostante lui stesso dica di stare al 50%, galleggia tra il 7° e l’8° posto alla mezz’ora. Davanti a lui Rossi, che si è detto nei giorni scorsi contento della sua Ducati. Anche Spies e Dovizioso fanno segnare il miglior tempo momentaneo, a dimostrazione di una Yamaha in palla. In effetti Dani e Jorge rimangano abbastanza nascosti nella parte centrale, accontentandosi di stare dietro ai comprimari Crutchlow e Spies. Tutto calcolato, almeno per il ‘piccoletto’ sulla Honda, che esce e si mette di nuovo davanti, mentre Lorenzo non sembra riuscire a migliorare finchè nell‘ultimissimo giro tira fuori il coniglio dal cilindro facendo non solo la pole ma anche il record del circuito. Spies riesce a cadere negli ultimi secondi intanto, perdendo la terza posizione a favore dell’inglese su Tech3. Stoner riesce ad agguantare la settima piazza, nono Rossi. Ottima prestazione di entrambi i grandi rivali, con Lorenzo che riesce in un piccolo miracolo. Per domani comunque tutto può ancora succedere, con il solito ’pazzo’ Crutchlow che potrebbe fare da bilancia tra un Pedrosa un po’ deluso e che lamenta i soliti problemi di chattering e un raggiante Lorenzo che dice in conferenza di aver dovuto dare più del fatidico 100% per riuscire nell’impresa. Forse basterà meno per poter vincere domani?

F1 - Qualifiche GP Corea: le Red Bull dominano, Alonso 4°


Le Red Bull si sono dimostrate ancora le monoposto da battere nelle libere su questo circuito nuovo di zecca (è solo il terzo anno che si corre qui). Pista leggermente modificata per permettere un maggior utilizzo del DRS e di conseguenza si spera più sorpassi. Soft e Supersoft anche qui come a Suzuka le gomme a disposizione, ma con una differenza tra le due mescole che è minima, tale da far pensare ai team principali di risparmiarle almeno all’inizio di queste qualifiche. Differentemente fanno invece le piccole scuderie che si sfidano sul filo del cronometro in Q1, dove Karthikeyan è il primo ad uscire, senza tempi registrati dopo aver fatto un fuoripista; Alonso ed Hamilton si salvano per un pelo, dopo di loro si posizionano Senna, Petrov, Kovalainen, Pic, Glock e De La Rosa. La Q2 vede entrambe le Ferrari in ottima posizione, la Toro Rosso di Ricciardo esce all’ultimo giro buono e crea lo stesso scompiglio della scorsa settimana; escono così Button, Perez, Kobayashi, Di Resta, Maldonado, il citato Ricciardo e Vergne. Sono comunque i due leader del mondiale a darsi maggior battaglia anche qui, con Vettel primo e Alonso secondo. La notizia della giornata è forse che entrambe le Ferrari sono nelle prime 10, ma le solite strategie imperfette regalano alla Red Bull la prima e la seconda posizione, con Webber che però a sorpresa scavalca Vettel, il quale a bocce ferme si lamenterà coi box denotando un discreto nervosismo. Tra il tedesco e Alonso si pone Hamilton. Le due Lotus precedono e seguono Massa, scomoda imbottitura di un sandwich che potrebbe essere indigesto per qualcuno. Leggendo queste prime posizioni, ci sarà da aspettarsi di tutto alla partenza, con possibili sorprese e speriamo nessun incidente. 

domenica 7 ottobre 2012

F1 - GP Giappone: Vettel domina, Suzuka a festa per Kobayashi


Alle ore 15 locali, sullo storico circuito di Suzuka prende il via una gara che si preannuncia ricca di sorprese, viste le premesse nella giornata di ieri. La partenza è subito da brivido: Webber, Rosberg e soprattutto Alonso vengono tamponati loro malgrado, con quest'ultimi due obbligati al ritiro, mentre il primo torna ai box approfittando dell’entrata della safety car. Nel replay vediamo come l’accaduto sia colpa delle solite Lotus di Raikkonen e soprattutto Grosjean. La safety car rientra dopo appena un giro con davanti Vettel, Kobayashi e Button. Anche Perez fa un fuoripista ma non pare avere problemi, tant'è che passa Hamilton con facilità; ottima partenza per le due Sauber, mentre viene comminata una penalità di 10 secondi a Grosjean per l'incidente causato alla partenza. Il messicano è il pilota da tenere d'occhio in questa prima parte, mentre al 14º giro iniziano i pit stop, dopo le quali Massa si ritrova 2º. Perez riprova a superare Hamilton ma passando all'esterno va sullo sporco andando in testacoda, rovinando così una gran gara. Drive-through per Senna mentre Hamilton inizia a pagare un assetto errato sin dalle qualifiche. Ma non è l'unico che ha finito le gomme dopo pochi giri, su una pista con un'asfalto particolarmente abrasivo. Dopo una prima metà di gara al cardiopalma, la corsa va via liscia senza scossoni, con Vettel sempre davanti, Massa secondo e Kobayashi terzo. Con quest'ordine di arrivo il pilota della Red Bull si porta a soli 4 punti da Alonso, mentre sarebbe storico il risultato per il giapponese, seguito da vicino però da Button. All'ultimo giro fa ancora in tempo a ritirarsi Grosjean, mentre al traguardo il popolo giapponese esplode di gioia: era dal '90 che un loro connazionale non andava a podio. Cinque gare mancano alla fine, un mini-mondiale visto che il divario è stato praticamente annullato, come fa notare anche l'amareggiato Alonso.

Voto 9 a...Vettel: le ultime novità introdotte hanno riportato la Red Bull sul podio, dominando in Giappone sin dalle libere. Webber sfortunato alla prima curva, mentre il giovane tedesco torna ad essere uno dei piloti più regolari. Sicuramente la partenza che si è portata via almeno un paio di possibili protagonisti l'ha favorito, ma come dice Alonso "Oggi a me, domani…". D'altronde Vettel ha uno speciale feeling con questa pista che l'ha visto trionfare spesso, ma naturalmente ogni gara è a se stante.

Voto 8 a...Massa & Kobayashi: per entrambi è una gara storica, il brasiliano va a podio dopo 35 gare, mentre il giapponese è il secondo nipponico a podio nella storia della Formula1, per giunta in casa: un sogno insomma. Basteranno queste buone prove per confermare entrambi sulla loro attuale monoposto?

Voto 0 a...Grosjean: 10 secondi di penalità dopo aver rovinato la gara a Webber e forse un mondiale, oltretutto da recidivo, ci sembra quasi una presa in giro. Ora basta...levategli la patente!!!

sabato 6 ottobre 2012

F1 - Qualifiche GP Giappone: a Suzuka la prima fila è tutta Red Bull, ma occhio alle sanzioni


La notizia della settimana è stata sicuramente il passaggio di Hamilton in Mercedes e il conseguente (definitivo?) ritiro del Kaiser Schumi, nonché l'arrivo in McLaren del giovane talento Perez. Chi ci guadagnerà in queste manovre solo il prossimo campionato saprà indicarcelo, anche se ammettiamo una certa simpatia a pelle per il messicano. Ma tornando all'ancora apertissimo mondiale attuale, che nonostante il fuso orario siamo certi terrà molti appassionati incollati alla tv, abbiamo visto una Ferrari discretamente in difficoltà nelle libere, alla ricerca di un posizionamento decente per non perdere troppi punti a favore dei diretti avversari. Si festeggiano quest'anno i 50 anni di questa pista storica e ipertecnica, che vedrà tra gli altri Button penalizzato di 5 posizioni e Schumacher di 10. Al termine della Q1 si scorgono già la maggior parte delle vetture montare le soft; ad uscire saranno Senna, Kovalainen, Glock, De La Rosa, Pic, Petrov e Karthikeyan. In Q2 le prime eliminazioni eccellenti: Schumacher 13º che partirà 23º, Massa, Di Resta e Maldonado, che precedono Rosberg, Ricciardo e Vergne. Si giocano la pole quindi le due Red Bull, le due McLaren, le due Lotus, le due Sauber, più Alonso ed Hulkenberg.  Partono già favorite le Red Bull che sin dalle libere hanno dimostrato la loro superiorità, e il fuori pista di Raikkonen negli ultimi secondi di qualifica rovina ulteriormente le strategie degli avversari, come Hamilton che si ritrova il giro buono rovinato e si deve accontentare della nona piazza. Davanti quindi si rivede l'accoppiata Vettel-Webber, mentre a Button terzo tocca posizionarsi accanto al compagno in ottava posizione. Il suo posto viene preso dall'idolo di casa Kobayashi, anche se a rischio di sanzioni come pure Perez e Grosjean per aver realizzato il tempo in regime di bandiere gialle. Partirà solo sesto Alonso, in una gara che però si preannuncia complicata per tutti per via della probabile pioggia che dovrebbe scendere sul circuito giapponese. Al termine delle qualifiche vengono sanzionati Hulkenberg (che quindi scivola dalla decima posizione e cede il posto a Massa) e addirittura rischia Vettel, per aver rallentato l’attuale leader mondiale. La sensazione come sempre è quella di poca chiarezza; si spera nelle prossime ore di avere notizie più sicure.