mercoledì 30 maggio 2012

Hi-tech - Discovr e NodeBeat, due geniali app musicali


Grazie ai ragazzi di “App del giorno”, che quotidianamente selezionano e presentano ai fruitori le migliori offerte dell’App Store, nelle ultime ore abbiamo fatto la conoscenza di due piccole pietre miliari che non dovrebbero mancare nell’iPhone/iPod/iPad di nessun appassionato di musica.

La prima che vi vogliamo presentare è “Discovr“, vera e propria enciclopedia del moderno universo delle sette note che, come il nome suggerisce, vi farà scoprire nuovi artisti partendo dal vostro gruppo preferito, suggerendovi quelli più in voga, piuttosto che consigliarvi in base ai brani che possedete già sul vostro lettore e che il programma riconoscerà in maniera automatica. Naturalmente potete anche fare una classica ricerca per nomi, ma il bello di questa applicazione sta anche nella semplicità e varietà di utilizzo, oltre che ad un aspetto grafico molto curato. Ad esempio, ogni funzione sarà gestibile con un dito; i menù a scomparsa lasceranno il posto al diagramma con tutti i musicisti connessi in base alle similitudini che li accomunano, che potremo espandere ulteriormente quasi all’infinito toccando semplicemente l’icona dell’artista desiderato, oppure aprendo un ulteriore menù ricco di info, dalla biografia ad una selezione di video e tracce etc. con un doppio tap sulla stessa. Naturalmente le nostre ‘scoperte’ potranno essere salvate e condivise sui maggiori social network.

Passando ora a parlare di “NodeBeat”, possiamo dire che è uno di quei programmi davvero adatti a chiunque: persino un bambino potrà divertirsi creando suoni e melodie con una semplicità disarmante. Basterà selezionare una delle forme, posizionarla sulla schermata ed abbinarla ad una nota, contraddistinta da pallini di diversi colori. Il punto in cui lo posizioneremo e le sue interconnessioni (visualizzate da una linea) con gli altri elementi, tra cui le percussioni, creerà mille motivi diversi. Volendo, potremo lasciare poi che i nostri componimenti siano liberi di fluttuare per lo schermo, creando automaticamente sonorità sempre differenti, o semplicemente ascoltare i pezzi già inclusi piuttosto che i nostri, magari prima di addormentarci. Per chi già suona o vorrebbe almeno provarci, da ludico divertimento può diventare un vero e proprio strumento musicale, andando magari a spulciare le varie opzioni tipiche di ben più costosi programmi professionali. Nello specifico, parliamo di un gioiellino che saprà offrire soddisfazioni a grandi e piccini, ma soprattutto agli amanti della musica elettronica, ai quali non sarà difficile riuscire a produrre brani (che potranno poi essere registrati e salvati, o anche utilizzati ed esportati come basi volendo addirittura in MIDI, a dimostrazione della serietà del progetto) che ricordano da vicino quelli di un certo Aphex Twin, tanto per citare un nome.

Potrebbe sembrare un paragone esagerato, ma oggettivamente oggi chiunque dotato di un semplice smartphone può suonare, inventarsi un proprio stile e incidere un disco, come hanno già sperimentato alcuni; o improvvisare un concerto, magari col solo ausilio di un melafonino. Benvenuti nell’era dell’alta tecnologia!

domenica 27 maggio 2012

F1 - GP di Monaco, a Montecarlo vince Webber (e la noia)


Il tempo quest'oggi nel Principato è decisamente meno bello di quello di sabato, con una temperatura dell’asfalto di 10 e più gradi inferiore a quella delle qualifiche e previsioni di pioggia verso metà gara. Altra incognita su una pista che ne presenta sempre di diverse. Lo scoprono presto loro malgrado Grosjean, De La Rosa e Maldonado, partito ultimo, che devono ritirarsi per dei contatti poco dopo la partenza, tradizione che non manca mai su questa pista. Anche Kobayashi, coinvolto negli stessi scontri, dovrà lasciare la corsa qualche giro dopo. Tutti nelle prime posizioni partono con le SuperSoft tranne Vettel, che sceglie una diversa strategia rivelatasi in effetti vincente e che lo porta a terminare la corsa quarto. La pioggia infine arriva ma solo negli ultimissimi giri e dura giusto qualche minuto. Tra i protagonisti mancati troviamo Schumacher e Button, entrambi costretti al ritiro. Webber, Rosberg e Alonso saranno affiancati sul podio, col ferrarista che quindi stacca di 3 punti i più vicini avversari e si ritrova primo da solo nella classifica mondiale piloti. Il veterano della Red Bull porta a 6 il numero di piloti a vincere in altrettante gare. Il campionato continua ad essere equilibrato e senza un padrone assoluto.

Voto 8 a...Webber: non avrà fatto nulla di spettacolare ma a 36 anni vincere una gara, e specie a Montecarlo dove le prestazioni delle macchine contano meno delle qualità dei piloti vuol dire entrare nella storia. L'australiano è uno di quelli di cui magari si parla poco ma quando conta c'è, e probabilmente in giornate come questa si leva pure un sassolino dalle scarpe, vista la grande fama di cui invece gode il compagno di scuderia, con cui ora è appaiato nella classifica piloti.

Voto 7 ad...Alonso: gara regolare e un podio che regalano la testa del mondiale. Ma se si vuol cercare il pelo nell'uovo, da Fernando ci si aspetta di più; è parso ultimamente accontentarsi di seppur ottimi piazzamenti, dando l'impressione che, sia in qualifica che in gara, il campione di Oviedo potrebbe osare di più

Voto 4 a...Maldonado e Lotus: avevamo appena finito di tesserne le lodi nella gara precedente, e qui lo troviamo a fare non uno ma parecchi passi indietro, tornando ad essere un pò la solita testa calda; ok è giovane, speriamo riesca a resettare questo weekend ‘sfortunato’ e tornare ai buoni livelli che abbiamo ammirato. Le Lotus praticamente sono sparite dal radar se non per farci vedere la pessima partenza di Grosjean, e sono probabilmente state la sorpresa, negativa, più grande di Montecarlo. Di positivo c'è che su ogni pista ciò che si è visto fino a quel momento viene puntualmente ribaltato; e questo, se non i sorpassi che naturalmente non ti aspetti di vedere nel Principato vista la conformazione della pista, rende questo Mondiale uno dei più interessanti degli ultimi anni.

sabato 26 maggio 2012

F1 - Qualifiche GP Montecarlo, riscossa Schumi ma Webber parte in testa


Nella cornice unica e ricca di ospiti vip del Principato, il noto circuito cittadino ci ricorda che l’estate è alle porte con picchi di 45 gradi sull’asfalto, che obbliga alcuni team a cercare il giro veloce con i pneumatici Supersoft. L’assolata Montecarlo non porta decisamente fortuna al giovane pilota messicano Perez, che perde subito una gomma nel suo primo tentativo e finisce anzitempo le sue qualifiche. Con lui usciranno al Q1 Karthikeyan, Pic, DeLaRosa, Glock, Petrov e Kovalainen. Un solo secondo divide il primo dall'ultimo qualificato in questa prima fase, che nella seconda manche si riduce ulteriormente a quattro decimi. Maldonado e Schumacher cercano di rimediare alle penalità inflitte dai commissari, rispettivamente di 10 e 5 posizioni. Vergne perde il musetto all'inizio della Q2, terminando 17° dietro a Ricciardo, Di Resta, Senna, Button, Kobayashi, Hulkenberg. Vettel con la sua Red Bull non riuscirà a segnare alcun tempo per la pole, quindi mantiene la decima posizione, mentre il suo compagno di scuderia riesce a chiudere secondo solo dietro uno strepitoso Schumacher che agguanta la pole; come dicevamo però la soddisfazione avrà un retrogusto amaro, visto che sarà retrocesso sulla linea di partenza, lasciando suo malgrado l‘australiano a partire davanti a tutti. L’altra Mercedes con Rosberg  terzo in qualifica scalerà quindi in seconda posizione e Hamilton terzo. Sarà solo quinto Alonso, ma peggio fa un seppur scatenato Massa che non riesce a fare meglio del settimo posto. McLaren in leggera difficoltà, Mercedes grande exploit con due piloti nelle prime tre posizioni in qualifica e sorpresa Webber. Com’è noto, a Montecarlo è sicuramente favorito per la vittoria finale chi parte in testa ma soprattutto chi riesce ad esserlo dopo la prima curva, ma la pista monegasca ci ha abituato a gare sempre particolari e mai come quest'anno i valori in campo sembrano simili almeno per quanto riguarda i team più importanti, il che significa anche maggior spettacolo per noi che guardiamo.

domenica 20 maggio 2012

MotoGP: Le Mans, sotto il diluvio trionfa Lorenzo. Rossi torna al podio dopo un anno


Le piogge che si sono abbattute in queste ore in Francia hanno influito notevolmente sulle gare in programma, che hanno visto i favoriti spesso a terra in Moto3 e Moto2. Come rivelato da Rossi, le Ducati vanno meglio con la pioggia, quindi il fatto che anche la MotoGp sia partita sul bagnato sarà stato per loro un dono gradito. Alla partenza Lorenzo decide di lanciarsi da subito, e una volta passati con discreta scioltezza sia Stoner che Pedrosa, inizia a stampare giri veloci in sequenza dando al buon Casey quasi un secondo a giro. Nel frattempo Pedrosa fa da tappo ad un grintoso Rossi, a cui fanno seguito Dovizioso e Crutchlow; di lì a poco il trio lo passa e se ne va. Il “Dottore” si attacca quindi agli scarichi di Stoner che però dopo qualche tornata lo stacca e parte alla rincorsa dello spagnolo su Yamaha. Le due Tech 3 lottano col 46, passandosi e ripassandosi, mentre l’australiano pare dapprima avvicinarsi piano piano alla testa della corsa, ma solo per doversi poi arrendere ad uno strapotere di Jorge che oggi è parso imprendibile. Quando mancano ormai 10 giri alla fine, Crutchlow si auto-elimina dalla corsa al podio scivolando sul viscido, e lasciando quindi la coppia di italiani a contendersi il podio; Stoner perde terreno fino a far tornare sotto Rossi che nella bagarre degli ultimi giri, che ci ricorda le sfide di qualche anno fa, lo passa raggiungendo così un secondo posto insperato. Dovizioso nel frattempo cade, congelando così le posizioni di testa che vedono uno stratosferico Lorenzo davanti ad un ritrovato Rossi e, nell’ultimo gradino del podio, l’Honda di Stoner.

Voto 9 a…Lorenzo: parte fortissimo da subito e lascia tutti lì, facendo un po’ lo “Stoner” della situazione. Alcuni cosiddetti ’addetti ai lavori’ non davano credito alla sua fuga, ma lui se ne frega e sberleffa tutti, avversari in primis. Purtroppo la sua impresa rischia di passare in secondo piano, coi riflettori puntati sul ritorno di Rossi a podio; spiace onestamente vedere che alla fine tra un pilota che decide di smettere per andare a cambiare pannolini e uno che forse è ora che lasci per permettere a qualche giovane di tentare la fortuna, il pilota che più di tutti è il presente e il futuro di questo sport se lo filano in pochi.

Voto 7 a…Rossi e Ducati: grandissima gara, quasi d’altri tempi per il campione di Tavullia; ma in una giornata che ha visto decine di caduti e i prototipi sembrano più moto d’acqua, viene da domandarsi se in condizioni normali sarebbe stato lo stesso. Anche l’anno prima tra l’altro a Le Mans ci fu il podio per lui, ma rimase l’unico della stagione…rinascita di un mito? Permetteteci di dubitare e di non tessere già le lodi; a quello già ci pensano altri ‘colleghi’ (il virgolettato è d’obbligo, visto che mi dissocio da chi fa facili proclami in un verso o nell’altro)

Voto 3 a…Ben Spies: non tanto per la gara in questione ma per l’intera stagione fin qui disputata. Dov’è finito il gran pilota che ci piaceva tanto? Spiace per lui, spiace per lo spettacolo, ma soprattutto proseguendo su questa strada potrebbe diventare utile solo come pedina di scambio e aprire un mercato che al momento è abbastanza in subbuglio, tra giovani delle categorie inferiori che sgomitano per avere un contratto in MotoGP, conferme più o meno sicure, offerte che non si possono rifiutare e ritiri dell’ultimo momento.

sabato 19 maggio 2012

MotoGP - Qualifiche GP Le Mans, Pedrosa davanti a Stoner


Quella in Francia sarà la prima gara dopo l'annuncio, già da tempo nell'aria, dell'addio dal prossimo anno di Stoner al mondo delle competizioni motociclistiche. Da una parte per l'australiano significherà voler lasciare da trionfatore, dall'altra i team saranno in fibrillazione per il mercato piloti, e nel frattempo naturalmente i concorrenti non staranno a guardare, Lorenzo e Pedrosa fra tutti, per dimostrare di poter vincere anche con un Casey in momento di grazia. D’altronde giusta o sbagliata la sua è una decisione personale che va rispettata come tale; da parte mia sento solo di poter commentare che per esperienza so quanto possa essere complicato conciliare la carriera, specialmente in certi ambienti a massima esposizione mediatica, agli affetti, alla famiglia, alla vita di tutti i giorni.
Per quanto riguarda nello specifico queste qualifiche, per metà del tempo ci si guarda tutti negli occhi, la pista ancora bagnata per la pioggia scesa in precedenza non permette di fare tempi interessanti, ma qualcuno rischia nel caso il tempo dovesse addirittura peggiorare. Fortunatamente così non è, e quando finalmente l'asfalto si asciuga si entra tutti in pista a testa bassa e gas spalancato. Un Pedrosa un pò nascosto riesce a sorprendere tutti proprio negli ultimi minuti e a tirare fuori il tempone per scavalcare anche il compagno di squadra. Dovizioso a sorpresa si piazza terzo sulla sua Tech 3 e un Lorenzo deluso agguanta solo la quarta posizione trovando traffico proprio mentre cerca di fare il giro buono. Due Honda dunque davanti tanto per cambiare, col Dovi che nonostante tutto lamenta proprio nel finale problemi alla sua moto, vedremo se riuscirà a risolvere entro domani. Ducati infine ancora molto staccate, ma segnaliamo un Valentino che ora sta quasi sempre davanti al compagno Hayden ribaltando così i risultati di inizio stagione. Per domani molto dipenderà dal tempo incerto; piuttosto probabile una rimonta per il buon Jorge che cercherà di arrivare almeno al podio ma le Honda ufficiali (Stoner più che Pedrosa) sono favorite.

domenica 13 maggio 2012

Formula 1 - GP Spagna, supremazia latina: Maldonado-Alonso super!


Una griglia di partenza ribaltata quella del Montmelò, con la penalizzazione inflitta ad Hamilton che parte ultimo dopo aver fatto la pole, e che quindi vede Maldonado primo e Alonso secondo. Al via tutti con le morbide, ottima partenza del ferrarista che passa avanti già alla prima curva sfilando il venezuelano e lasciandolo subito indietro, con Raikkonen che segue parecchio staccato. Intorno al decimo giro i piloti sono obbligati a cambiare gomme per un calo repentino di prestazioni e montare quasi tutti le dure. Al 13º giro Senna e Schumacher si toccano, o meglio è il tedesco che tampona il brasiliano. Hamilton attende a rientrare tentando una rimonta (quando si ferma ai box è intorno alla decima posizione) ma come già accaduto in altre occasioni un errore dei suoi meccanici rischia di costargli caro; fortunatamente per lui ne esce senza troppi problemi. Le Red Bull nel pallone; come se non bastasse arriva un drive through per Vettel, mentre Webber deve fermarsi per cambiare il musetto danneggiato. Anche Maldonado avrà qualche problema al pit-stop, ma nel valzer delle soste riesce alla fine a spuntarla trovandosi davanti dopo la terza e ultima. Alonso non molla, ma dovrà arrendersi quando mancano pochi giri perché i pneumatici sono ormai finiti; il venezuelano diventa così la prima Williams in testa ad una corsa dal 2009. Non solo; oltre ad essere la prima gara che vince, è anche la prima vittoria in assoluto per il suo paese in Formula 1. Secondo un soddisfatto Alonso e terzo Raikkonen che conferma un'ottima Lotus. Fin qui cinque gare, cinque vincitori di cinque scuderie diverse: ci sarà da vederne delle belle!

Voto 9 a...Maldonado: il ragazzo merita e lo si era già capito. Forse nessuno si aspettava però che potesse già vincere, comunque anche grazie ad una Williams che torna finalmente tra le grandi dopo parecchi anni. Se riuscirà a guidare come oggi, pulito ma aggressivo come piace a noi, potrà avere un futuro roseo davanti, purchè la squadra lo supporti a dovere.

Voto 8 ad...Alonso: sì la Ferrari è migliorata un pò, ma lui ci mette sempre del suo da grande campione qual'è. Sarebbe stato bello vincere in casa, ma con le prestazioni del suo mezzo fa già i miracoli, chiedere a Massa...quanto poi ci sia nei diametralmente opposti risultati, e non solo di questa gara, di voglia e bravura dei singoli piloti credo lo sappiano solo i diretti interessati

Voto 2 a...Red Bull: sembrava fosse tornata quella dell'anno scorso dopo il Bahrain, invece oggi è ricaduta in un baratro che relega sia Webber che Vettel dietro le posizioni che contano. Nonostante ciò, il tedesco è ancora primo, a pari punti con Alonso; questo a dimostrazione che, al di là dei problemi tecnici, per fortuna le capacità degli uomini in macchina continuano a contare qualcosa.

sabato 12 maggio 2012

Formula 1 - Qualifiche GP Spagna: sorpresa Maldonado, male le Red Bull


Il Gran Premio di Spagna si svolge a Montmelò, a circa 40 km da Barcellona, un tracciato molto tecnico dove ogni anno vengono effettuati i test invernali. Le qualifiche odierne hanno incontrato però condizioni avverse, con forti raffiche di vento che spesso cambiavano direzione, ma accompagnate da una temperatura ambientale e dell’asfalto superiori a quelle trovate nelle libere.
Nella prima manche fuori Karthikeyan, De La Rosa, Glock, Pic, Kovalainen, Petrov e Senna che va in testacoda negli ultimi secondi. Gomme morbide per tutti sin da subito, con uno scarto di circa un secondo rispetto all‘altra mescola portata dalla Pirelli, quella dura. Eliminatorie segnate dall'attesa di ogni scuderia di vedere quale sarebbe stata la strategia adottata dalle altre, sia per lasciare i primi ad uscire a ‘pulire’ la pista dai detriti portati dal vento, sia perché consumare treni di pneumatici troppo presto significa non averne più per l‘eventuale pole e soprattutto per la gara.
Nella seconda eliminatoria escono Massa (a causa del traffico), Ricciardo, Vergne, Hulkenberg, Di Resta, e a sorpresa Webber e Button. Maldonado all'ultimo giro balza dalle retrovie alla prima posizione passando davanti ad Hamilton. Per il ferrarista brasiliano la peggiore qualifica della stagione; mentre per Webber la brutta figura è figlia di una strategia sbagliata dei box e per Button trattasi di problemi tecnici, nello specifico di sottosterzo, che lo faranno partire dal peggiore piazzamento dal Belgio 2011.
Pole position stravolta dalla scelta di alcune vetture di non uscire per risparmiare set di gomme, o compiendo un solo giro come nel caso di Fernando Alonso, beniamino di casa. Ci sentiamo onestamente di criticare, non tanto le scelte legittime dei team, quanto un regolamento che permette una 'farsa' del genere, già avvenuta su altre piste e deleteria per lo spettacolo, oltre che irrispettosa per il pubblico (specie quello pagante). Prima fila inedita, con in ordine Hamilton primo su McLaren, il venezuelano Maldonado secondo e terza la Ferrari di Alonso. Delude in particolare Vettel: il campione del mondo in carica finirà infatti solo ottavo senza aver registrato alcun tempo nell‘ultima qualifica. Per la prima volta Lewis Hamilton chiude in pole sull'unica pista, oltre Suzuka, dove non era mai successo, ma è il venezuelano l’eroe di giornata. Ottimo anche lo spagnolo che mostra qualche miglioramento della Rossa, tutto da valutare però domani in una gara che probabilmente potrà ribaltare quanto visto sinora, tra piloti che puntano al piazzamento in gara in virtù delle gomme risparmiate in qualifica e un meteo che dovrebbe abbassarsi addirittura di quasi dieci gradi.

venerdì 11 maggio 2012

Calcio - Rivoluzione Milan: via anche Ringhio. Stagione disastrosa o normale ricambio generazionale?


Da appassionata, da giornalista e, certamente, anche da milanista, non riesco a sopportare gli allarmismi che leggo su quotidiani/siti specializzati. Guardate i dati per favore prima di parlare, se no vendete aria fritta (anche se evidentemente alla gente piace così): il Milan che ha sbagliato tutto, che ha buttato alle ortiche una stagione, ha comunque ottenuto un trofeo (la Supercoppa Italiana), è stata sconfitta ai quarti di finale di Champions League dal Barcellona (che fino a prova contraria rimane la squadra più forte del mondo) ed è arrivata seconda giocandosela fino nelle ultimissime giornate con la Juventus rimasta imbattuta per tutto il campionato; difficile fare meglio di così. A questo aggiungete i soliti infortuni, tra cui alcuni davvero pesanti come quelli di Pato o Cassano, ed è facile intuire che quella ormai agli sgoccioli non poteva essere la nostra annata.
Naturale però che quando si parla della formazione più titolata al mondo bisogna sempre puntare al massimo; in quest’ottica molti tifosi sono rimasti delusi dalla politica di acquisizioni a parametro zero o prestiti con cui negli ultimi anni i rossoneri hanno condotto il proprio mercato. Ed ora ecco lì, i nostri eroi che ci salutano, ognuno a suo modo. La fine di un ciclo? Suvvia niente drammi. Coloro che dicono una cosa simile, sono gli stessi che domandano retoricamente dalle pagine dei giornali se il Barcellona vincerà anche senza Guardiola…e ne sono certa, non possono pensarlo sul serio: questa è la vita, e specialmente nello sport, quando hai una certa età gli stimoli non dico manchino ma sicuramente non sono più quelli di prima, e tantomeno le priorità. Si diventa mariti, padri, si inizia a voler stare con la propria famiglia piuttosto che passare 10 o più mesi all’anno ad allenarsi e giocare. Non è una questione di soldi, che non si pensi mai questo. Qui parliamo di bandiere, autentiche autorità del pallone, gente onesta che proprio perché verace un giorno si rende conto che non può più dare quello che dovrebbe in campo. Ok ragazzi, vi rispettiamo e amiamo anche per questo, ci mancherete e sappiamo che vi mancheremo, è stato bello ma è giusto così. Grazie di tutto. Ma ora, spazio alla gioventù, al nuovo che avanza…o no?
Già, perché il nodo allo stomaco ti viene, quando senti che va via Nesta, Gattuso, Inzaghi (che già hanno salutato tutti), Seedorf, in bilico Van Bommel, Aquilani…ma soprattutto quando senti che c’è bisogno di fare cassa e per questo si potrebbero cedere pedine importanti, essenziali negli 11 di Allegri, come Thiago Silva (dallo stesso Nesta nominato suo successore di diritto) e Boateng. E chi arriva? Traorè…che ha firmato, si parla di Lodi, Acerbi, Montolivo. Uhm…se fossi in Ibra in effetti pure a me verrebbe un bel mal di pancia dei suoi! Anche se in realtà personalmente mi sento fiduciosa, perché in tutti questi anni pur senza spendere follie direi che il Diavolo non se l’è passata così male…inoltre non puoi mai sapere come andrà un campionato finchè non si è sul campo, e anche allora le cose possono cambiare da un momento all’altro; un gol regolare non convalidato, un rigore che non c’era, e i punti di vista si ribaltano.

Hi-tech - Panini Digits, i fumetti diventano digitali su iPhone e Pc


L’avvento dell’era degli ebook ha portato anche altri media cartacei ad adeguarsi; sono già diversi i siti e le applicazioni che permettono di scaricare sui nostri notebook e smartphone i propri comics preferiti, specialmente quelli provenienti dagli States. Uno di questi ad esempio è Comixology, che distribuisce gli albi di DC, Marvel, Top Cow e decine di altri editori, permettendo anche di visionare alcune pagine o albi interi gratis. Naturalmente per tutti gli altri comunque i prezzi sono di molto inferiori a quelli che troviamo nelle varie fumetterie, proprio grazie al notevole risparmio che hanno gli editori stessi. Basti pensare che così facendo vengono saltate tutte le procedure di stampa, imballaggio e trasporto, tanto per dire. E non si pensi che siano edizioni minori o meno curate; sono esattamente uguali alle loro controparti vendute in edicola, solo decisamente meno ingombranti e pesanti; in una manciata di MB abbiamo interi numeri che possiamo portare sempre in tasca, senza tra l’altro la paura che si possano sgualcire. Credetemi, è una gran cosa leggere a questo modo, libri così come fumetti, col vantaggio di quest’ultimi che trattandosi di disegni beneficiano dei display ad alta risoluzione degli ultimi modelli di iPhone/iPad.
Personalmente sono tra coloro che credono che carta stampata ed edizioni digitali avranno ancora alcuni anni davanti da spartirsi, anche solo per la bellezza dell’oggetto in sé, per il piacere di sfogliare o per il profumo della carta tra le mani; inoltre nel caso specifico dell’iniziativa Panini, si è appena all’inizio e il numero di titoli che è possibile trovare è molto limitato. Naturalmente auspichiamo la possibilità in un futuro non troppo lontano, diciamo qualche settimana, di poter trovare delle collane cult come Naruto o Berserk ma in generale comunque molta più scelta di ora. Si intravede già comunque la bontà del progetto, che se arricchito a dovere con serie di varia natura, dai manga ai comics a qualche autore italiano, potrebbe finalmente far esplodere il fenomeno della lettura digitale anche in un paese che in quanto alla fruizione della tecnologia è sempre un po’ arretrato.
Il consiglio comunque è di attivare subito un account e provare magari a scaricare intanto qualcuno degli albi gratuiti, per poter così giudicare da voi; nella speranza che altre case editrici italiane del settore seguano l’esempio.

martedì 8 maggio 2012

Tv - Due parole su "Touch": la teoria dietro la serie


"Touch", nota serie della Fox trasmessa in questo periodo (anche in Italia, praticamente in contemporanea su satellite) racconta le vicende di un vedovo e del difficile rapporto di questi col figlio autistico, ma soprattutto tratta delle interconnessioni tra le persone e delle coincidenze, che come un filo invisibile legano ognuno di noi a chiunque altro, ovunque esso sia. Per fare ciò, utilizza non solo la leva dei buoni sentimenti ma alcune interessanti teorie matematiche, tra cui la famosa sequenza di Fibonacci. Naturalmente il tutto è romanzato, ed in modo splendido, dal buon Tim Kring, lo stesso ideatore di “Heroes“. Quindi garanzia di grande qualità in quanto a sceneggiature; gli attori scelti poi, tra cui spicca Kiefer Sutherland, offrono interpretazioni vibranti e realistiche. Ma è soprattutto sulle tematiche che vorrei soffermarmi: la serie parla essenzialmente di quello che, agli occhi di molti, si definisce ‘caso‘. Un insieme di fatti fortuiti, messi uno dietro l'altro, a formare un'effetto domino al quale nessuno può sottrarsi. Altri lo chiamano fato. Ma noi siamo figli della logica, del linguaggio binario e della scienza, che tutto può spiegare. Magari attraverso una successione di numeri che sembra non avere senso, ma solo perché non sappiamo leggerli. O ascoltarli, come il padre del giovane protagonista Jake non riesce a comunicare col figlio. Che le nostre vite siano collegate e riconducibili ad una manciata di cifre? Che qualcuno abbia già scritto da qualche parte la formula del nostro destino? Chissà...ma con o senza l’ex protagonista di “24”, "Touch" è una serie da seguire, anche per chi non possiede una laurea in matematica, ma semplicemente crede o spera che ci sia un raziocinio nelle azioni umane, e che siamo tutti inevitabilmente connessi. Cosa che fa sentire chiunque meno solo, e al tempo stesso dovrebbe far sentire anche tutti più responsabili.

Politica - Hollande presidente in Francia, exploit dei grillini nelle amministrative: qualcosa si muove?

Non vi è dubbio che i dati di questi ultimi giorni possano far sperare in un futuro, se non migliore, certamente diverso. E questo è ciò che capita quando i giovani tornano a dire la loro e a mettersi in gioco in prima persona, come i ragazzi candidati nel ‘Movimento 5 stelle’ di Grillo, con zero esperienza nella politica e nei suoi intrallazzi, ma con tanta voglia di fare qualcosa di concreto, partendo dal basso. Non chiamateli gli ‘antipolitici’: semmai sono l’esatto opposto. Sono quelli che dalla politica vogliono eliminare il di più, le scorie di decenni di governi immobilisti e spreconi. Attenzione, non è che abbiano la bacchetta magica questi, e nemmeno si può dire che non ci sia gente altrettanto volenterosa all’interno di altri partiti. Ma loro sono quelli che meglio hanno saputo accogliere i dissensi popolari e farli propri. Se c’è una cosa in tutto questo che è divertente e assurda al tempo stesso, è pensare che il politico più serio al momento in Italia sia un comico…

Discorso evidentemente diverso per Hollande, che dopo i proclami dovrà dimostrare sul campo come saprà far ripartire un sistema che onestamente sembra ormai troppo logoro. Ma l’entusiasmo della gente nelle strade francesi, in una Parigi intasata dai sostenitori del socialista manco fosse la finale dei Mondiali, beh è innegabile possa essere una spinta forte verso un cambiamento, o perlomeno un rinnovamento. La paura è che sarà un po’ come con Obama nel 2009, una ventata d’aria fresca che si è trasformata in rassegnazione nel giro di pochi mesi, tanto che ora nelle prossime presidenziali il democratico è dato sotto nei sondaggi. Il pericolo dell’effetto boomerang d’altronde è sempre in agguato quando la gente ripone tutte le proprie speranze nel politico di turno; forse se qualcosa possono insegnare i dati di queste amministrative è che deve essere l’uomo di strada a cercare di risolvere i propri problemi dove la politica non arriva, per incapacità o disinteresse.

domenica 6 maggio 2012

Motomondiale - GP Portogallo, Stoner l'alieno


Il tempo regge, e Stoner va. Solita partenza a razzo per l’australiano, che lascia rispettivamente Lorenzo e Pedrosa a leggergli la targa ad un secondo per i primi 10 giri. Ma quando le gomme cominciano ad usurarsi, il ‘Por fuera’ si fa sotto e a circa metà gara gli è ormai addosso, arrivando fino ad un solo decimo di distacco; ma non riuscirà mai a mettere le proprie ruote davanti all’australiano, che andrà a vincere passando l’intera gara in testa. Dani continua a seguirli ma leggermente più staccato, mentre il buon Cal dopo le ottime qualifiche non riesce a ripetersi in gara perdendo un paio di posizioni. Per la cronaca il 46, come ormai consuetudine quest’anno, fa una gara assolutamente anonima mantenendo la settima piazza. Colin Edwards, caduto ieri, non prende parte al GP in attesa di operarsi la clavicola in settimana. Il podio sarà quindi composto da Stoner, Lorenzo e Pedrosa, gli stessi tre che comandano pure la classifica generale.

I nostri voti:

Voto 9 a…Stoner: Che dire? Fa il buono e il cattivo tempo anche quando si lamenta di chattering, dolori al braccio, gomme che scivolano etc. E il giorno che sarà tutto perfetto che farà, lascerà tutti a 3-4 giri?? L’unico appunto che gli si può fare è quello che il suo modo di guidare, accompagnato da una gran moto, lo porta spesso a condurre gare in solitaria, situazione che leva spettacolo al campionato.

Voto 8 a…Lorenzo: Lui ci prova, ma proprio non ce la fa a prendere l’indemoniato Casey. I tifosi di qualsiasi pilota dovrebbero comunque ringraziarlo per essere l’unico a dare su ogni pista filo da torcere alle Honda. E’ maturato e si vede, si stende meno anche se a volte forse molla troppo presto, ma rimane sempre uno straordinario lottatore piacevolissimo da ammirare.

Voto 5 a…Ducati: Tecnici, piloti e commentatori tv parlano di miglioramenti, di piccoli passi nella direzione giusta. Sarà…ma anche se nessuno si aspettava certamente un podio, la realtà è che Valentino continua a mantenere le stesse posizioni delle prime gare e addirittura Hayden, che sembrava più a suo agio in precedenza, sta peggiorando le proprie prestazioni. Tra due settimane si andrà a Le Mans; se per allora i progressi non saranno netti almeno sui tempi (e non nelle libere del venerdì quando non serve), si potrebbe cominciare seriamente a dire che il progetto Ducati sia da ricostruire daccapo, o sia giunto il momento di cambiare nuovamente piloti.  

sabato 5 maggio 2012

Motomondiale - Qualifiche GP Portogallo: Stoner pole, Ducati ancora in ritardo


Nonostante le parole incoraggianti spese dal ‘Dottore’, la sua Ducati prosegue nella deludente stagione che la vede galleggiare ancora una volta nelle retrovie; la novità stavolta, se vogliamo essere sarcastici, è che Rossi precede il compagno Nicky Hayden nelle qualifiche, rispettivamente 9° l’italiano e 10° lo statunitense. Il distacco dai primi è sempre intorno al secondo, anche se il pilota di Tavullia ora si sente più sicuro, almeno a sentire lui. Personalmente appoggio la tesi di Lucchinelli quando dice che stia diventando un po’ come Biaggi, cioè uno di quelli per cui la propria moto ha sempre qualcosa che non va ed è per quello che non ottengono i risultati sperati, fuorchè poi trovarsi dietro a piloti dello stesso team magari anche meno ‘dotati’.
Gli altri protagonisti di giornata sono i soli noti, con Stoner che pur guadagnando la pole non è del tutto convinto della posteriore che scivola troppo, lamentela che lo accomuna al compagno Pedrosa che lo affianca in seconda posizione. Dietro di loro il sorprendente (ma per me non più di tanto) Cal Crutchlow, prima delle Yamaha con Lorenzo appena dietro. C’è da dire che negli ultimi minuti le qualifiche sono state interrotte dall’incidente che ha coinvolto De Puniet e Edwards, con quest’ultimo praticamente travolto in curva dal mezzo del francese incolpevole; verrà portato via dall’ambulanza ma si parla solo di una botta alla spalla per lui.
Domani a fare la differenza potrebbero essere più che le prestazioni il tempo instabile; difficile pensare a qualche rimonta clamorosa in ogni caso, nonostante qualche piccolo problema le due HRC sembrano piuttosto solide. Anche in caso di gara bagnata dovrebbero quindi giocarsela i primi quattro, con l’inglese del team Tech 3 che potrebbe creare qualche grattacapo.

venerdì 4 maggio 2012

Calcio - Caso Delio Rossi-Ljajic: troppi falsi moralismi?


Certamente le scene a cui spettatori ed addetti ai lavori hanno assistito nell’ultimo match disputato dalla Fiorentina, si potrebbe dire il match (di boxe) nel match (di calcio) tra Rossi e il suo giocatore, non sono state tra le più edificanti. Ma se l’allenatore chiede scusa, l’uomo non ci sta, e buona parte della tifoseria sta con lui.
Si è parlato di termini molto gravi usati da Ljajic, che non vorremmo stare qui a ripetere. Al di là che l’educazione ti insegna a non alzare mai le mani se non per difesa personale, e al di là che il ruolo di un mister specialmente sotto tale esposizione mediatica dovrebbe implicare un’attenzione maggiore al proprio comportamento, come non appoggiare moralmente una seppur sbagliata reazione umana? Rossi nell’ultima conferenza come membro dello staff viola accetta la condanna e chiede il perdono di tutti, è anzi lui stesso a ritenere il gesto deprecabile. Ma al tempo stesso si pone di fronte ai giornalisti in sala con la fierezza di chi porta dentro valori che pare siano stati dimenticati al giorno d’oggi, tanto più sui campi da calcio: “Sono per la cultura dell’esempio ma su alcuni punti fermi non transigo: sul rispetto della mia persona, sul mio lavoro, sul rispetto per la squadra che alleno e sul rispetto della mia famiglia”. Un uomo vero Delio, uno di quelli da cui questi ragazzotti miliardari alla Balotelli avrebbero molto da imparare; non tanto o non solo sul come stare in campo, ma soprattutto fuori, nella vita di tutti i giorni. Dove bisogna prendersi le responsabilità delle proprie azioni, chiedere scusa quando si sbaglia, e darsi da fare per guadagnare la pagnotta…

Happy Birthday To... - Keith Haring


Particolare del murales di Haring a Pisa
Forse i più ricordano non tanto il nome del noto pittore e writer newyorchese, quanto le sue opere, assolutamente uniche in un panorama, quello degli anni ‘80 in una NY capitale dell’arte, stracolma di talenti tra cui Jean-Michel Basquiat e l’ancor più famoso Andy Warhol
Il suo stile è potente e diretto, come il mondo di cui si farà portavoce, quello dei ‘graffitari’; a causa dei suoi lavori infatti verrà più volte arrestato, anche quando raggiungerà una certa popolarità. Ciononostante porterà questo tipo di arte in giro per il mondo, esponendo le sue opere oltre che nelle gallerie d’arte, sotto forma di murales come nel caso di quello che si può ancora ammirare vicino alla chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa dedicato alla pace.
Haring si farà ricordare anche per il suo impegno nel sociale; lancia infatti messaggi forti tramite alcune sue opere, come quella dei bambini che si tengono per mano disegnata sul muro di Berlino del 1986, ma soprattutto con la creazione della Haring Foundation, dedicata ai bambini malati di Aids, lo stesso male che lo porterà via nel febbraio del ‘90 a soli 31 anni. Nonostante questo, ognuno di noi ha avuto modo di ammirare almeno una sua opera e non vi è dubbio che sia stato uno degli artisti più influenti di quegli anni.
Disse di sé: “Il mio contributo al mondo è la mia capacità di disegnare. Disegnerò finchè potrò, per tutta la gente per cui potrò, per tutto il tempo che potrò