martedì 31 luglio 2012

"Impiegato per hobby" di Enrico Martelloni - In viaggio per la vittoria parte 1


Quello che ci apprestiamo a pubblicare è un racconto a puntate a tema calcistico, il quale benchè scritto dal nostro amico Enrico nell'ormai lontano 2005, è ahimè ancora di stretta attualità. Non si scandalizzino i signori benpensanti: naturalmente è una storia di fiction, colorita e romanzata come si confà alla zona di provenienza dell'autore. Per lo stesso motivo, nessuno si senta 'parte lesa': qui non solo non vogliamo riportare un fatto di cronaca, ma tantomeno puntare il dito su nessuno e ogni nome di persona o cosa è citato solo per dare un contesto realistico ad una vicenda fittizia. Questa è prima di tutto una storia italiana, che pur non riferendosi a nessuno in particolare, vuole raccontare a suo modo le vicende di Calciopoli & company mettendosi nei panni dei diretti interessati, con tanta simpatia e nessuna cattiveria. Buona lettura! :)


“Bene si parte...” L’autobus dei calciatori dell’A.C. Prato infine si mosse dallo stadio “Lungobisenzio” per la sua destinazione. “La prima della stagione si gioca fuori…” pensò l’autista, mentre i giocatori, dietro, si sistemavano comodi a sedere. Alcuni di loro guardavano fuori del finestrino, altri erano impegnati a sfogliare giornali sportivi, qualcuno, con aria inespressiva un po’ ebete, provava ad esplorare le narici con tutta la falangetta del dito indice, facendo poi, in modo appropriato del contenuto trovato, delle palline rotonde tra pollice e l’anulare, perfette sferette da gettare sul capo del collega seduto davanti. Zac!
“Oh…per viaggiare bene basta prendere l’autostrada A1!” disse scherzoso Simone, il fisioterapista della squadra, sapendo bene che la via da prendere era l’A11, direzione Genova. “Sì, ma la devi prendere bene, bene, perché ora siamo in C2!” “Che cominci subito te, non siamo ancora partiti e fai le battute a bischero! Come se si giocasse a Basket. Al calcio c’è soltanto la Serie A, per chi ci può giocare”. “Tranquillo“ ribatté l’autista a Marco, accompagnatore della società. “Con questa squadra, vero Mister…Questo anno non ce n’é per nessuno!“ Un sorriso appena abbozzato affiorò sul viso sereno dell’allenatore che si era voltato verso il finestrino senza rispondere. “Ma quando! Siamo ancora sul viale Marconi e si comincia già…” pensò il Mister. “Si va a Carrara…!“ Esclamò Leo, l’autista, e inforcò la strada giusta per Pisa.
Un momento, addio. L’autobus frenò bruscamente. Il portiere titolare della squadra volò via dal suo posto a sedere, con un tuffo così lungo che, diremmo con un esempio sportivo, da palo a palo, fino sbattere con la testa quasi alla consolle del guidatore, ma nessun l’apprezzò, sicché disse fra sé e sé, che la prossima volta col cavolo...!  La radio, nel frattempo, aveva capitalizzato le attenzioni di tutti, e diceva ”Dunque ricapitolando…in base al regolamento e alle decisioni improcrastinabili prese dalla federazione calcio, sarà retrocessa in C1 il Perugia e promosso dalla C2…vediamo un po’…che non ci capisco più nulla…ecco sì…Il Prato! Prato, che non giocherà più a Carrara la prima di campionato, ma appunto a Perugia. E devono far presto, perché sono già un po’ arrabbiati ad aspettarli”. Il tempo di un fulmine, come se si decidesse in un attimo il destino di tutti, prima di schiantarsi sulla segnaletica Firenze – Bologna – Roma – Pisa – Genova ormai di fronte, Leo sterzò bruscamente a sinistra e imboccò la strada giusta che portava, era vero, sull’A1 verso Perugia.  “Alé, Alé, te l’avevo detto siamo in A!” esclamò ridendo Simone e tutti, allenatore compreso, si congratularono fra loro meravigliati per quest’insperata promozione in C1. L’allenatore, ad ogni modo rimasto il più lucido, mentre gli altri non sapevano contenersi dalla gioia, era un po’ preoccupato.

Fine della prima puntata

lunedì 30 luglio 2012

MotoGP - Laguna Seca: Stoner vince, Rossi cade


A volte succede l’imprevedibile. E’ il commento che ci si sente di fare di fronte ad una gara vinta dalle strategie azzardate di un piccolo grande fenomeno che risponde al nome di Casey Stoner. Curiosamente infatti l’australiano monta una soft nonostante nella giornata di ieri avesse provato per gran parte del tempo una mescola più dura; viceversa gli altri che sembrava potessero puntare sulla morbida, oggi sono tutti con la dura. Parte benissimo Lorenzo, ma le due Honda sono dietro e non mollano. La scelta delle soft implica il cercare la massima prestazione subito, prima che le gomme finiscano. Infatti tempo un paio di giri Stoner passa il compagno Pedrosa e inizia a farsi vedere da Lorenzo. Purtroppo per lui, passare lo spagnolo della Yamaha è decisamente più complicato. Dani intanto sta a guardare poco più attardato, mentre tutti gli altri sono parecchio staccati, con Spies quarto già a più di 7 secondi e mezzo ad un terzo di gara. Ad un certo punto l’impressione è che Jorge stia cominciando a prendere il largo, così come anche lo stesso Casey si allontana da Pedrosa. In realtà è solo l’effetto elastico; quando mancano 12 giri il campione in carica supera Lorenzo, che ha vistosamente rallentato per non cadere, visto che poco prima aveva rischiato grosso. Laguna Seca, si sa, è una pista difficile, senza punti di riferimento; infatti diverse sono le cadute anche oggi, tra cui (tanto per cambiare) Ben Spies, e al traguardo arrivano in 14. L’attuale leader del Mondiale è ora lui a dover rincorrere, e a 5 giri dalla fine si ritrova piuttosto lontano. E’ ufficiale: Lorenzo si accontenta del secondo posto che comunque lo pone sempre come leader nella classifica piloti, e terzo Pedrosa. Valentino Rossi si stende negli ultimi giri: divorzio in arrivo da Ducati?  . 

Voto 8 a…Stoner: evidentemente, lui ha capito tutto. Sceglie la morbida e tutti pensano che il caldo del deserto californiano gli abbia dato alla testa. Invece ha dimostrato non solo di aver seguito la migliore strategia ma anche di aver avuto il coraggio di fare una scelta controcorrente e saperla gestire fino alla fine, vincendo meritatamente. Sarà grazie al fatto di avere la famigliola appresso?

Voto 7 a…Lorenzo: weekend perfetto, o quasi. Quel secondo posto stona rispetto al dominio mostrato nelle libere e in qualifica. Ma alla fine…chi se ne frega! Così come Alonso in F1, ma facendo diciamo migliore figura, Lorenzo è sempre primo nel Mondiale e non si può sempre vincere…più testa che cuore oggi magari, ma meglio così che cercare a tutti i costi una vittoria per poi trovarsi per terra. Ennesimo esempio di quella maturità ormai accertata.

Voto 5 a…Ducati: il solito, solido Hayden non basta. Rossi cade, forse perché in moto invece di pensare a guidare pensa a quale contratto firmare (e cosa farà con tutti quei soldi…) Siamo stanchi, e parlo a nome dei veri appassionati di motori e non di telenovelas, di sentir parlare di ‘chi corre dove’ invece che di moto, piloti e passione vera. E’ abbastanza nauseante discutere di cifre e simili; tutti sappiamo che i soldi girano nell’ambiente sportivo, ma sta diventando come il calciomercato. Segnalare le voci eventuali fa parte del nostro lavoro, non parlare d’altro vuol dire che non hai argomenti…e allora cambia mestiere

domenica 29 luglio 2012

F1 - GP Ungheria, vittoria e dominio Hamilton


Gara decisamente povera di emozioni, tranne forse per lo sfortunato Schumacher a cui prima si ferma la macchina dopo il giro di ricognizione, dovendo fare una seconda partenza dal fondo del gruppo, passando per un drive through ed infine con un ritiro. Chi invece ha sicuramente gioito è stato Lewis Hamilton, sempre primo e senza rischiare nulla per tutta la gara, nemmeno durante le soste ai box. La seconda partenza è  regolare, ma come detto cambia poco davanti con Hamilton davanti a Grosjean, che dimostra come con l'aumento della temperatura le Lotus se la giochino con tutti. Neanche dopo il primo pit stop cambia nulla, con Button che intanto ha guadagnato la terza posizione. Grosjean è uno dei pochi insieme al compagno Raikkonen e Vettel ad aver montato le morbide. Il pilota Red Bull di suo cerca di riprendersi la posizione di partenza contro Button, cosa che gli riesce al rientro dalla sua seconda uscita ai box. Le due Lotus dopo le soste si trovano appaiate; l’ex campione del mondo oggi ha la grinta giusta e quasi manda il compagno sulla ghiaia. Maldonado nel frattempo ne combina un’altra delle sue, toccando Di Resta e prendendosi una penalità dai commissari, secondo drive through della giornata. Quando mancano 20 giri Hamilton è sempre davanti seguito dalla due Lotus, con Grosjean che fa un errore e permette a Vettel di avvicinarsi. Webber si ferma ai box al 56º giro e permette così ad Alonso di passarlo; certo non una gara incredibile per il ferrarista ma essere davanti a colui che è secondo nella classifica generale era l'obiettivo. Vettel viene richiamato anche lui ai box in maniera inattesa, nessun problema solo scelte del muretto; la strategia della Red Bull ha il suo perché, dare il tutto per tutto per guadagnare qualche punto in più. Giusto qualche giro dopo Schumacher, si ritira anche Karthikeyan, gli unici due a rientrare anzitempo. Hamilton come previsto è il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, seconda e terza le due Lotus. Dietro di loro Vettel e il leader della classifica piloti Alonso, che rimane sempre in testa con questo quinto posto.

Voto 9 a...Hamilton: che dire? Ha fatto tutto lui, libere, qualifiche e gara. Tutti gli altri ad inseguire. Se la McLaren sicuramente ha apportato delle migliorie evidenti, almeno sull’asciutto, altrettanto evidente è la differenza tra la prima e la seconda guida della scuderia britannica, se mai ci fossero stati dubbi. Il ragazzo forse non starà simpaticissimo a tutti, ed è decisamente troppo aggressivo in pista a volte...ma di per sè questo è un bene: meglio uno così che chi ti fa solo il compitino. E lo dice la sottoscritta che certo non lo ama...

Voto 8 a....la Lotus: a quando una vittoria? Secondo me presto. Si potrebbe dire che siano esattamente l'opposto della Ferrari: i loro piloti arrivano secondo e terzo e non sono contenti, giustamente vogliono di più. Alla Rossa gara in difesa e 'braccino' spesso e volentieri, si ha paura di osare e le vittorie sono essenzialmente frutto di un pilota dal talento puro. Persino alla Red Bull hanno cercato di fare qualcosa di diverso, forse di disperato, per migliorare le loro posizioni. Non ne valeva la pena? Non importa, ma almeno ci si prova. Alla Lotus hanno un'ottima macchina, coi suoi limiti come tutte, e due piloti che nella loro diversità hanno un grosso potenziale, forse i meglio assortiti del circus.

Voto 4 a...la pista: E che…noia (ma il termine sarebbe un‘altro) queste gare e queste piste dove non si può sorpassare! Per fortuna i prossimi appuntamenti, Spa e Monza, saranno su circuiti veloci. Davvero non si può fare nulla per avere più spettacolo?

MotoGP - Qualifiche GP USA, Lorenzo è il nuovo mostro della laguna


Gara sempre spettacolare quella di Laguna Seca, tra cavatappi, curve cieche, cambi di pendenza e tutto quello che un pilota può desiderare. Negli scorsi giorni abbiamo assistito al mal di pancia di uno dei piloti di casa, Ben Spies, che si è sfogato in una lettera dove riassumendo chiude la porta in faccia, di fatto e in malo modo, alla Yamaha. Nonostante ciò che si possa immaginare, in California non fa caldissimo oggi e anzi l’umidità ha creato già problemi con le gomme. Praticamente congelate le posizioni a metà qualifica, con Yamaha ed Honda ufficiali seguite dalle due Tech 3; nello specifico Lorenzo e Pedrosa fanno storia a sé, lasciando Stoner a mezzo secondo. Ben Spies, che per l’intera sessione rimane appena dietro ai magnifici tre, fa un brutto high side e chiude anzitempo la sua qualifica ad un quarto d’ora dalla fine. Stoner timbra un giro a due minuti dalla conclusione che sembra potergli valere la pole, ma Lorenzo non è d‘accordo e, nonostante quasi due decimi di ritardo al primo intertempo, riesce a rimettersi davanti a tutti. Che beffa per Stoner, che questa volta non riesce a tirare fuori il coniglio dal suo cilindro, essenzialmente solo grazie alla costanza e al desiderio di primeggiare del Black Mamba. Per la cronaca, è il quarto anno consecutivo che Jorge centra la pole qui. Pedrosa è terzo, ma con un passo migliore del compagno di squadra. Domani però potrebbe cambiare tutto, perché le previsioni sono di caldo torrido e le prove dell’australiano effettuate con mescole differenti potrebbero avere un senso.

sabato 28 luglio 2012

F1 - Qualifiche GP Ungheria, tutto facile per Hamilton


Qualifiche, quelle di oggi, essenziali su una pista dove non è facile sorpassare. Sin da subito le McLaren, ed in particolare Hamilton, confermano quanto di buono visto nelle libere. Nel finale della Q1 praticamente tutti montano le soft, evidentemente nessuno è così sicuro delle proprie prestazioni. Red Bull in difficoltà, si salvano piazzandosi  proprio nelle ultime due posizioni utili della prima manche. Diverse sono le sorprese nella Q2: male la Mercedes, con entrambe le auto fuori dalla pole. Non va però molto meglio la Red Bull, che vede Webber uscire dalla top ten in favore di Senna, per la prima volta a lottare coi migliori. In quest’ultima parte delle qualifiche vanno in pista immediatamente le McLaren e le Lotus, mentre gli altri evidentemente scelgono di fare solo uno-due giri buoni. Strategia pericolosa, che premia sopratutto Vettel che riesce ad agguantare un buon terzo posto. Hamilton conclude così come ha iniziato, con una prima piazza strameritata, mentre secondo troviamo un ottimo Grosjean. Le Ferrari di Alonso e Massa sono rispettivamente sesta e settima, con scarse possibilità di raggiungere il traguardo meglio posizionati, ma come sempre tutto può succedere. Non vi è dubbio che il grande favorito di questa gara è Lewis Hamilton, che ha letteralmente dominato fin qui.

giovedì 26 luglio 2012

Games - Provata la prima demo di PES 2013


Nella giornata di ieri è stata rilasciata una prima demo, ad un paio di mesi dall’uscita del titolo completo, e già gli animi si scaldano. In questa generazione PES ha non solo ceduto lo scettro di miglior titolo calcistico, ma ogni anno è andato peggiorando, con una media voto nella versione 2012 inferiore ad 8/10, uno smacco troppo grande per quello che era l’incontrastato sovrano del pallone. Così per la prossima release si è deciso di fare le cose per bene, rinnovare il brand totalmente e per molti versi tornare alle origini. In questi mesi quindi abbiamo sentito parlare di tutta una serie di migliorie, come la Pro Active IA, questa sorta di caratterizzazione particolare per i vari campioni, ed altre amenità a cui onestamente si può prestare attenzione o meno: alla fine le chiacchiere stanno a zero e contano solo le sensazioni pad alla mano. 

E qui, dopo le dovute premesse, veniamo al dunque: il nuovo capitolo è migliorato rispetto lo scorso anno? Oh sì, non vi è dubbio alcuno. Può PES tornare a sfidare ad armi pari FIFA? A mio parere no. Non è un giudizio totalmente negativo il mio badare, ma personalmente non mi ha convinto. Ancora troppo macchinosi i movimenti, benchè i controlli manuali permettano una vasta gamma di giocate anche ai neofiti. Ma questa è a sua volta un’arma a doppio taglio: se chiunque sarà capace dopo pochi istanti di bucare le porte avversarie, non sarà tanto merito delle proprie innate capacità ma di una difficoltà generale palesemente troppo bassa, specie se abbiamo tra le mani stelle del calibro di Cristiano Ronaldo. Ma anche per chi difende sarà tutto troppo facile: si ruba palla agli avversari al primo contrasto, la fisica stessa quasi non ti ’permette’ di fare fallo a meno di entrate da cartellino, i giocatori aggrediscono poco il portatore di palla specie nella propria metà campo, tendendo semplicemente a sbarrare col proprio corpo l'area (ho pensato dapprima fosse la tattica specifica di una squadra, invece è così con tutte quelle presenti nella demo), viceversa specie in caso di angoli o simili non tornano per coprire, ergo contropiede a gogo. Insomma il gioco di per sé pare piuttosto arcade, anche se la maggiore lentezza delle azioni porterebbe ad uno sviluppo più ragionato e ad un maggiore realismo, che però cozza contro le altre caratteristiche appena elencate. Le animazioni paiono solitamente azzeccate e i portieri abbastanza reattivi; diciamo che se questo fosse il livello del gioco all’uscita io non darei più di un 8. Forse le nuove features si esalteranno giocandoci per qualche giorno, ma nel tempo che gli ho dedicato onestamente non mi è venuta voglia di vedere oltre. Certo in quanto demo dove hai a disposizione una manciata di squadre non è proprio possibile lanciarsi in giudizi. Leggo in giro invece già commenti entusiastici, e posso capire che faccia piacere a tutti rivedere in spolvero un marchio tanto importante, che ha sicuramente fatto passi in avanti ma visto che non sono una fanboy non mi sento di dire qualcosa che non penso, oltretutto facendo paragoni con una concorrenza che ancora non ha permesso ai propri aficionados di provare la nuova release. Alla fine l'unico vero ago della bilancia come sempre sarà il proprio personale grado di divertimento.

domenica 22 luglio 2012

F1 - GP di Germania, dopo la pole arriva anche la vittoria del fenomeno Alonso


La giornata come previsto è serena e tutti partono con le soft. Massa si deve fermare già al secondo giro per un contatto, cosa che rovinerà irrimediabilmente la sua corsa. Problemi pure per Hamilton che si ritrova con una gomma sfaldata forse a causa di un detrito, riesce a tornare ai box poi rientra in pista ma con un giro di ritardo ormai. Dopo una decina di giri, i primi due sono gli stessi della partenza, ma dietro è bagarre con un Button che risale rapidamente la china. Arriva il momento dei pit stop al 15º giro, il primo a fermarsi è Schumacher. A quasi metà gara Alonso, che ha mantenuto sempre la testa della corsa, non sembra riuscire a contenere Vettel che gli é ormai addosso a mezzo secondo, e Button che guadagna ad ogni passaggio su entrambi confermando la forza della nuova McLaren sull'asciutto. Proprio il compagno di squadra di quest’ultimo intanto, nonostante sia doppiato, dà problemi a Vettel facendogli perdere terreno e facendo recuperare qualcosa a Fernando, salvo poi dare qualche fastidio anche allo spagnolo. Poco dopo si fermano nuovamente tutti per i pit stop, e Button riesce a passare secondo. Il giovane tedesco della Red Bull è piuttosto nervoso, tra le polemiche del mattino per una presunta irregolarità e gli scherzetti dei due inglesi, e compie una serie di piccole sbavature finendo addirittura sulla ghiaia, per sua fortuna senza conseguenze. Quando mancano solo 10 giri Hamilton è costretto a ritirarsi: dopo il problema con la gomma all'inizio non era riuscito a recuperare, e un guaio tecnico lo elimina definitivamente dalla gara. L’altro pilota McLaren invece si impegna in una rincorsa che non finisce come avrebbe voluto: non solo Alonso negli ultimi giri prende il largo, ma anche Vettel lo riprende e lo passa. Si conclude quindi senza patemi per la Ferrari che vince di forza, e lascia dietro la Red Bull del pilota di casa e una McLaren in crescita. C’è ancora spazio per un colpo di scena finale: il sorpasso di Vettel ai danni di Button pare essere irregolare, i commissari si prendono il tempo per giudicare ed eventualmente sanzionare. A due ore dalla fine della gara vengono aggiunti 20 secondi al pilota di casa come da regolamento, che quindi scivola in quinta posizione; ne approfittano Raikkonen e Kobayashi.   

Voto 9 a...Alonso: si parla della crescita della Ferrari e bla e bla e bla...però è sempre lui a vincere. Dategli una macchina qualunque e lui vince, questa è la realtà che ha dimostrato in tutta la sua carriera. Pilota che usa testa e cuore nelle giuste proporzioni, l'unico con tre vittorie quest'anno. E il compagno di squadra?? Mah...sfortunato? A volte. Incapace? Non credo, certamente non tra i migliori ma neanche un brocco, considerato che la Rossa non è un'istituto di carità che regala soldi. E allora? Forse non è esattamente la macchina il capolavoro, ma chi ci sta sopra. Va comunque una pacca sulla spalla alla Ferrari per essere riuscita (non si sa quanto volontariamente) a mettere in ordine un mezzo che sembrava ad inizio stagione non valere una cippa, ed ora è il più regolare. Ma io rimango dell’idea, esagerata nelle proporzioni certo, che nel mondo dei motori, e tanti sono gli esempi, i meriti del mezzo sono pari a quelli di un paio di scarpe per un atleta. Se sono comode corri meglio, ma non sono loro che ti fanno vincere.

Voto 7 a...il tempo: sì lui, che ci ha permesso di vedere una gran bella gara, piena di sorpassi e di grandi rimonte. Curioso il fatto che i compagni di squadra dei piloti davanti siano o ritirati o in posizioni anonime. Siamo a metà del Mondiale, gara vera vinta da un vero pilota, senza monsoni a falsare i risultati.

Voto 3 a...la direzione gara: prima la storia brutta delle irregolarità spuntate fuori in mattinata, solo per poi ritirare ogni accusa un’ora prima della gara…poi due ore per decidere se un sorpasso palesemente fuori dal regolamento, come qualsiasi commentatore minimamente serio poteva notare al primo replay, lo fosse o meno…sono anni che onestamente ci si sente un po’ presi in giro con queste cose.

sabato 21 luglio 2012

F1 - Qualifiche GP Germania: sotto la pioggia Alonso si conferma, male le McLaren


Tutti pronti a partire appena il cronometro dà il via come se fossero maratoneti, i piloti non vogliono essere colti alla sprovvista dalla pioggia prevista per metà delle qualifiche, ma che in realtà inizia con qualche minuto d’anticipo a bagnare con qualche goccia il finale della prima manche. Occhi puntati sui piloti di casa, con Schumacher che per poco non dava una grande delusione a tutti i tifosi rischiando di non qualificarsi per Q2, ma nell'ultimo giro buono riuscirà ad agguantare l'ultima posizione utile. Questa volta nessuna sorpresa; escono Vergne, Kovalainen, Petrov, Pic, Glock, De La Rosa e Karthikeyan. Aumenta la pioggia come previsto in Q2,e tutti come in precedenza sono fuori da subito anche perché lo scroscio si fa ancora più intenso, quindi difficilmente sarà possibile migliorarsi in seguito. Verso la fine del Q2 infatti tutti montano le gomme da bagnato estremo, e i tempi rimangono congelati. Ricordiamo inoltre che Webber, Grosjean e Rosberg saranno arretrati in griglia di cinque posizioni; proprio quest’ultimi due non riusciranno neanche a qualificarsi per la pole, insieme a Ricciardo, Perez, Kobayashi, Massa e Senna che si posiziona tra il pilota francese e il tedesco. Molti saranno i fuoripista a causa della pioggia ma nessun incidente. Si arriva così ad una vibrante Q3, in cui alla fine la spunta Alonso che bissa la pole di Silverstone, il quale partirà davanti a tre tedeschi (Webber terzo sarà retrocesso come già detto) Vettel, Schumacher e Hulkenberg. McLaren ancora indietro nonostante i miglioramenti apportati alla propria monoposto, solo rispettivamente settimo ed ottavo Button e Hamilton in qualifica. Per la Ferrari confermato il buon momento, anche grazie ad una strategia che una volta tanto ha pagato, e bella prestazione nel finale delle Red Bull seconda e terza. Per domani non dovrebbe piovere però, il che forse potrebbe favorire una rimonta della scuderia inglese, ma sicuramente chi si trova davanti, sia in pista sia soprattutto in classifica mondiale, non cederà il passo facilmente.

domenica 15 luglio 2012

MotoGP - Al Mugello splende il sole per Lorenzo


Pronti via, Lorenzo passa subito Pedrosa, grande partenza anche per Dovizioso che si ritrova tra i due al primo giro. Barbera invece inizia male e perde terreno e posizioni. Dietro ai primi Bradl e Hayden. Sono questi i piloti a fare il ritmo, con Jorge che vuole subito staccare gli altri e li lascia dopo cinque giri a più di un secondo. Intanto Pedrosa passa Dovizioso che deve vedersela con l’ottimo ’rookie’ tedesco, che di lì a poco arriverà addirittura a superarlo. Honda e Yamaha con i propri piloti ufficiali in situazioni diametralmente opposte: Stoner va lungo in una curva al decimo giro finendo poi la corsa ottavo, Pedrosa invece rimane stabile per tutta la gara in seconda posizione; Lorenzo primo oggi e in tutto il weekend, mentre Spies molto indietro a causa di un malessere. Stoner dopo il fuoripista dimostra ancora una volta di essere irritato per come gli sta andando, e fa un sorpasso non proprio pulito su Bautista. A cinque giri dalla fine il leader incontrastato ormai passeggia, lasciando Dani a più di 5 secondi. Nel finale le posizioni sono pressoché decise, ma ci sono ancora da vedere i duelli  tra Rossi e Crutchlow e tra Bradl e Dovizioso. Tra le coppie Hayden, e nell’ultimo giro succede di tutto: riesce a prendere i due davanti ma poi va largo, nel frattempo arriva la seconda coppia che lo passa, gettando così un possibile podio e arrivando infine settimo. Sul traguardo verrà passato anche dal compagno di scuderia Rossi, che terminerà quinto mantenendo la posizione sull‘inseguitore inglese. Quindi sotto la bandiera a scacchi passeranno in ordine Lorenzo, staccato a più di 5 secondi Pedrosa, e dopo altri cinque giungono Dovizioso e Bradl appaiati. 

VOTO 9 a…Lorenzo: il “Black Mamba” morde di nuovo, in realtà è stato tutto quasi troppo facile. Dal venerdì non lo prendeva nessuno se non in quell’ultimo giro delle qualifiche; ha vinto certamente il favorito, ma non per questo la gara è stata scontata, anzi. Gli avversari hanno cercato tutti di farsi sotto, chi per dimostrare riconoscenza per una fiducia appena confermata chi per prenotare un posto che gli si dovrebbe per i risultati sin qui conseguiti, ma quando non ce n’è non ce n’è. Solo un paio di dati: lo spagnolo ha superato il numero di vittorie di Stoner e la percentuale di podi di Rossi.

VOTO 8 a…la gara: Bella bella bella, o meglio sono state 3 belle gare. La pista certamente aiuta lo spettacolo, e i piloti quest’oggi sono stati ottimi attori in questo teatro. In particolare Pedrosa, Dovizioso e Bradl, molto buona anche la posizione delle Ducati. Il prossimo circuito, Laguna Seca, dovrebbe essere altrettanto interessante almeno nelle premesse, e il fatto di aver ormai passato la metà del campionato con ancora il Mondiale aperto e il mercato da decifrare ci permetterà di vedere grandi cose.

VOTO 3 a…Stoner: l’australiano è incappato decisamente in un weekend no, esattamente agli antipodi del rivale su Yamaha. Ma questo non può e non deve essere una scusante per fare delle entrate al limite del regolamento, per nessuno, e tantomeno forse per un ragazzo che sta correndo le sue ultime gare e che, vista la caratura, sarebbe meglio (per lui soprattutto) fosse ricordato per le vittorie e i bei duelli con gli altri campioni di questa era, piuttosto che per questi suoi colpi di testa.

sabato 14 luglio 2012

MotoGP - Qualifiche Gran Premio d’Italia, al Mugello davanti tre spagnoli


In Toscana un sabato pomeriggio dal tempo perfetto per correre in moto, ma inevitabilmente il pensiero va in primis agli eventi collaterali dedicati a Simoncelli. In settimana intanto è arrivata finalmente l’attesa conferma di Pedrosa e la presentazione di Marquez, con un 46 che crede nella reciproca fiducia e sembra voler rimanere in Ducati col beneplacito dell‘Audi. Ma tornando al weekend, il passo nelle libere è a totale appannaggio di Lorenzo, mentre un paio di sbandate per le Ducati, entrambe nello stesso punto come fu qualche gara fa, non fa presagire nulla di buono per il glorioso marchio. Il lungo rettilineo dovrebbe in teoria favorire le Honda, ma Lorenzo continua ad essere sempre davanti anche nelle qualifiche. Anzi, mentre Pedrosa bene o male galleggia tra i primi, Stoner è in grosse difficoltà e nelle libere ha mostrato pure un certo nervosismo che gli è costato un’ammonizione ufficiale. Spies si sdraia buttando via un’ottimo tempo, come poco dopo farà Crutchlow. Le Yamaha sembrano comunque imprendibili, occupando a circa metà della sessione 4 posizioni su le prime 5. Nell'ultimo quarto d'ora, quando i tempi contano, dietro Lorenzo si piazza Pedrosa, che gli dà filo da torcere fino a superarlo e prendersi una pole quasi insperata, frutto sì di un’ottima prestazione da parte sua ma anche di un ultimo, decisivo giro abortito da parte del “Por Fuera”, pare per problemi elettronici. Terzo un incredibile Barbera. Buono Hayden quarto, davanti ad uno spento Stoner, mentre il compagno Rossi è nientemeno 10º. Tre spagnoli davanti a tutti alla partenza anche in Italia, la novità è che sono tre moto e tre marche diverse. Il primo degli italiani è Dovizioso 7º.

domenica 8 luglio 2012

F1 - A Silverstone le Red Bull dominano, ma Alonso c’è


Incredibilmente, la corsa che non si doveva disputare per il maltempo si apre come una bella giornata di sole e prosegue come gara vera. Alonso rimane davanti dopo il primo giro, più indietro Di Resta e Grosjean si toccano alla partenza, e sono obbligati ad andare ai box. Il primo si ritirerà, mentre il francese terminerà poi sesto. Vettel il primo a fermarsi dopo 11 giri, seguito in quello dopo da Alonso. Perez e Maldonado, i due sudamericani, lottano con un po’ troppa veemenza causando un incidente nel quale ha la peggio il messicano che si deve ritirare. L’ultimo a tornare ai box per la prima sosta sarà Hamilton, che si ritrova così primo; si accende la bagarre col rivale di sempre Alonso, poi al 22º giro anche l'inglese si ferma. Questa volta in McLaren tutto bene durante la sosta, anzi sono i più veloci ai box. Davanti troviamo cinque ex campioni del mondo nelle prime sette posizioni. Intanto con l'aumentare del calore dell'asfalto la Lotus si fa sotto segnando i giri più veloci con entrambi i piloti, mentre Hamilton si ferma nuovamente dopo soli 7 giri. Intorno al 35º giro riprendono i pit stop; per i muretti è un terno al lotto, non avendo potuto provare sull'asciutto. Kobayashi travolge tre meccanici proprio durante uno di questi, fortunatamente senza gravi conseguenze. Webber si avvicina in maniera inesorabile ad Alonso, rimasto praticamente sempre primo dall‘inizio della corsa ma ora in evidente difficoltà. Schumacher, terzo in qualifica, è andato via via scivolando all’indietro fino ad arrivare alla 7ª piazza; ancora peggio di lui farà però il compagno di scuderia Rosberg, 15°. Com'era ovvio, Webber sopraggiunge alla fine e nulla può Fernando, pur cercando di arginarlo. Entrambe le Ferrari sono al limite negli ultimi giri; Alonso terminerà a 3 secondi dall’australiano ma sempre primo nella classifica generale, con l'altra Red Bull dietro di lui terza. La McLaren termina il weekend sulla pista di casa in maniera pessima, 8º Hamilton e decimo Button. I tre sul podio sono gli stessi, con posizioni diverse, anche nella classifica piloti, e i pretendenti più accreditati per il Mondiale.

Voto 8 a…Red Bull: nonostante tutto, sono ancora loro a dettare il passo. Certamente non come in passato, non così marcatamente, ma la ‘fragilità’ mostrata in alcuni frangenti è solo il rovescio della medaglia: il più delle volte la macchina di Vettel e Webber è quanto di meglio ci sia a disposizione, e al di là di alcuni attriti anche i due si mostrano spesso come una coppia affiatata o quantomeno ben assortita, col giovane ed incalzante tedesco che a volte deve cedere il passo al più esperto compagno, cosa che non accade né in Ferrari né in McLaren, dove ci sono due leader incontrastati accompagnati da due scudieri, salvo eccezioni.

Voto 7 a…Ferrari: di questa macchina ancora bisogna capire i reali limiti e le vere potenzialità. Il motivo è semplice: a volte alla Rossa si ‘divertono’ a mischiare le carte, ma spesso pescano quelle sbagliate…che le strategie non siano il loro forte, l’hanno dimostrato in più occasioni, che si possa fare di più onestamente però ne dubito. Il buon Nando si è già affidato a tutti i santi per essere ancora là davanti a tutti, certo fra le mani ha una vettura affidabile diamone atto, il che è essenziale per rosicchiare punti qua e là, ma se vuoi vincere non basta.

Voto 4 a…McLaren: ne fanno un po’ di tutte, ci azzeccano solo (una volta tanto) ai box dove riescono a non combinarne un’altra delle loro. Si auto-sabotano pare; altrimenti non si spiega. Un weekend disastroso sotto tutti i punti di vista, peggio ancora davanti al pubblico amico. Fortunatamente gli inglesi sono sportivi e si sono divertiti ugualmente: bravi loro, decisamente meno la scuderia britannica.

MotoGP - In Germania ‘regalo’ di Stoner a Lorenzo, Pedrosa: finalmente è vittoria


Il sole della Moto2 ci lascia e arrivano le nuvole, ma senza pioggia. Pedrosa come sempre parte forte ed è davanti a tutti al primo giro, ma a metà di quello dopo il compagno Stoner lo passa e cerca di andarsene come sua abitudine. Due Honda ufficiali e due Yamaha ufficiali nelle prime 4 posizioni, con appena dietro le due Tech3. Spies va largo e viene passato dal compagno di squadra che mette nel mirino le due Honda, ormai in fuga; l'americano si fa poi passare anche da Dovizioso e Crutchlow. Le posizioni sembrano congelate ma a poco più di 10 giri dalla fine Dani, dopo essere rimasto attaccato al compagno tutto il tempo, riesce infine a sorpassarlo e Stoner sembra per la prima volta in gara in difficoltà, forse a causa delle gomme che stanno finendo, ma non molla. Ducati sempre anonime nelle retrovie. Crutchlow va lungo e ne approfittano dietro per conquistare una posizione, finendo oltre il decimo posto. Incredibile ciò che accade negli ultimi metri: quando ormai i due davanti scorgono il traguardo, Stoner si stende! Errore enorme da parte dell'australiano, già scivolato nel warm up del mattino, che così non prende alcun punto (come Lorenzo nella gara precedente) e lasciando pista libera per Jorge che nonostante un distacco abissale, praticamente 15 secondi, è sul gradino intermedio del podio insieme al connazionale Pedrosa. Dovizioso terzo.

VOTO 8 a...Pedrosa: non solo parte forte stavolta ma resta lì e riesce a passare Stoner, dimostrando ai vertici Honda che è lui l'uomo del futuro. Certo fosse sempre così avremmo tutti una più alta considerazione del piccolo pilota spagnolo, che non ha la personalità istrionica del connazionale Lorenzo o di altri, ma che tecnicamente non ha nulla di meno.

VOTO 7 a…Dovizioso: ve l’ho già detto che non l’amo vero?? Ecco, ma il fatto che sia ancora una volta qui a dire di lui cose buone significa senz’altro che se le merita. Anche oggi ha dimostrato di esserci, meno spettacolare e spericolato di uno Spies o di un Crutchlow, ma vorrà pur dire qualcosa se ha più punti di entrambi. Inoltre è il migliore dei piloti italiani attualmente; non che gli altri facciano grandi cose, ma questo è un fatto.

VOTO 4 a...Stoner: questa volta non gli è riuscita la fuga, e come è capitato in passato la tensione della lotta lo mette in difficoltà, lo innervosisce al punto di tentare il tutto per tutto. E gli azzardi si sa a volte funzionano altre no...spiace constatare che un campione come lui, nemmeno ora che sono le sue ultime gare, abbia ancora imparato la lezione che in passato lo ha visto fare anche qualche pessima figura col Rossi dei bei tempi

sabato 7 luglio 2012

MotoGp & F1 - Qualifiche a Sachsenring e Silverstone, è pioggia per tutti


Oltre all'orario accomuna le qualifiche della MotoGP e della Formula 1 oggi una pioggia che rende il lavoro difficile per tutti. In Gran Bretagna intanto Kobayashi, Hulkenberg e Vergne sanno già che saranno penalizzati in griglia. Nonostante il meteo non ci sono troppi incidenti, ma naturalmente fare dei tempi decenti è un'utopia. Button viene eliminato in casa sua già nella prima manche, 18º. In Germania intanto Bradl, anche lui pilota di casa, invece si conferma una delle rivelazioni dell'anno tirando fuori ottimi giri nonostante la situazione. Ducati in teoria si sfrega le mani, ma in pratica rimane nelle retrovie per buona parte del tempo, se non uscire negli ultimi minuti con un grande Hayden mentre Rossi continua ad avere problemi. Schumacher esce di pista per un testacoda in Q2 e fa un altro paio di errori, anche Alonso sbaglia e chiede bandiera rossa: le condizioni peggiorano e i giudici decidono di sospendere le qualifiche. Al Sachsenring avviene l’opposto, nell'ultimo quarto d'ora piove leggermente meno, e tutti cercano di tirare fuori la pole dal cilindro. Dopo 45 minuti di nulla così tutti si migliorano, ma alla fine riesce a spuntarla il solito Stoner, con uno Spies redivivo secondo e il compagno su Honda ufficiale Pedrosa terzo. Ottimi Crutchlow e Bradl, 4º e 6º, con in mezzo Lorenzo. 7º alla fine Hayden nonostante sia stato davanti a tutti a più riprese, solo 9º Rossi. Nel frattempo a Silverstone si rimane tutti in attesa che il diluvio smetta, e una piccola tregua finalmente arriva dopo più di un'ora; è bagarre totale per i 6 minuti rimanenti della seconda manche, alla fine tutti i big si salvano con Alonso che rischia grosso anche a causa di un incidente davanti a lui che lo obbliga a rallentare, ma riuscendo ugualmente a rientrare nei primi 10. Forse per lo spavento preso, Fernando si getta a testa bassa e trova negli ultimi secondi un'insperata pole, con Webber secondo e Schumacher terzo. Per la Ferrari una pole che mancava da due anni, mentre i grandi delusi di giornata sono sicuramente gli inglesi, e non parliamo solo degli sfortunati spettatori sugli spalti: la McLaren non ha fatto certo una bella figura davanti al pubblico di casa, con Button fuori subito, e Hamilton che non è stato certo protagonista con il suo ottavo posto. Appuntamento comunque per domani con entrambe le gare che saranno all’insegna dell’incertezza: addirittura qualcuno paventa la possibilità che non si corra affatto a causa delle condizioni meteo. Staremo a vedere!

mercoledì 4 luglio 2012

"Il punto C" di Marcello Claudio - Ma non era coi lupi??

In 'trasferta' per l'occasione dal nostro blog gemello, Claudio stavolta ci parla (in romanesco) della Finale degli Europei. Suvvia, mica sarete ancora delusi? Prendete esempio da Balotelli, fate quattro salti! Magari con qualche dolce donzella però, e non con gli scatenati tori spagnoli...OLE'!