sabato 21 luglio 2012

F1 - Qualifiche GP Germania: sotto la pioggia Alonso si conferma, male le McLaren


Tutti pronti a partire appena il cronometro dà il via come se fossero maratoneti, i piloti non vogliono essere colti alla sprovvista dalla pioggia prevista per metà delle qualifiche, ma che in realtà inizia con qualche minuto d’anticipo a bagnare con qualche goccia il finale della prima manche. Occhi puntati sui piloti di casa, con Schumacher che per poco non dava una grande delusione a tutti i tifosi rischiando di non qualificarsi per Q2, ma nell'ultimo giro buono riuscirà ad agguantare l'ultima posizione utile. Questa volta nessuna sorpresa; escono Vergne, Kovalainen, Petrov, Pic, Glock, De La Rosa e Karthikeyan. Aumenta la pioggia come previsto in Q2,e tutti come in precedenza sono fuori da subito anche perché lo scroscio si fa ancora più intenso, quindi difficilmente sarà possibile migliorarsi in seguito. Verso la fine del Q2 infatti tutti montano le gomme da bagnato estremo, e i tempi rimangono congelati. Ricordiamo inoltre che Webber, Grosjean e Rosberg saranno arretrati in griglia di cinque posizioni; proprio quest’ultimi due non riusciranno neanche a qualificarsi per la pole, insieme a Ricciardo, Perez, Kobayashi, Massa e Senna che si posiziona tra il pilota francese e il tedesco. Molti saranno i fuoripista a causa della pioggia ma nessun incidente. Si arriva così ad una vibrante Q3, in cui alla fine la spunta Alonso che bissa la pole di Silverstone, il quale partirà davanti a tre tedeschi (Webber terzo sarà retrocesso come già detto) Vettel, Schumacher e Hulkenberg. McLaren ancora indietro nonostante i miglioramenti apportati alla propria monoposto, solo rispettivamente settimo ed ottavo Button e Hamilton in qualifica. Per la Ferrari confermato il buon momento, anche grazie ad una strategia che una volta tanto ha pagato, e bella prestazione nel finale delle Red Bull seconda e terza. Per domani non dovrebbe piovere però, il che forse potrebbe favorire una rimonta della scuderia inglese, ma sicuramente chi si trova davanti, sia in pista sia soprattutto in classifica mondiale, non cederà il passo facilmente.

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