domenica 8 luglio 2012

F1 - A Silverstone le Red Bull dominano, ma Alonso c’è


Incredibilmente, la corsa che non si doveva disputare per il maltempo si apre come una bella giornata di sole e prosegue come gara vera. Alonso rimane davanti dopo il primo giro, più indietro Di Resta e Grosjean si toccano alla partenza, e sono obbligati ad andare ai box. Il primo si ritirerà, mentre il francese terminerà poi sesto. Vettel il primo a fermarsi dopo 11 giri, seguito in quello dopo da Alonso. Perez e Maldonado, i due sudamericani, lottano con un po’ troppa veemenza causando un incidente nel quale ha la peggio il messicano che si deve ritirare. L’ultimo a tornare ai box per la prima sosta sarà Hamilton, che si ritrova così primo; si accende la bagarre col rivale di sempre Alonso, poi al 22º giro anche l'inglese si ferma. Questa volta in McLaren tutto bene durante la sosta, anzi sono i più veloci ai box. Davanti troviamo cinque ex campioni del mondo nelle prime sette posizioni. Intanto con l'aumentare del calore dell'asfalto la Lotus si fa sotto segnando i giri più veloci con entrambi i piloti, mentre Hamilton si ferma nuovamente dopo soli 7 giri. Intorno al 35º giro riprendono i pit stop; per i muretti è un terno al lotto, non avendo potuto provare sull'asciutto. Kobayashi travolge tre meccanici proprio durante uno di questi, fortunatamente senza gravi conseguenze. Webber si avvicina in maniera inesorabile ad Alonso, rimasto praticamente sempre primo dall‘inizio della corsa ma ora in evidente difficoltà. Schumacher, terzo in qualifica, è andato via via scivolando all’indietro fino ad arrivare alla 7ª piazza; ancora peggio di lui farà però il compagno di scuderia Rosberg, 15°. Com'era ovvio, Webber sopraggiunge alla fine e nulla può Fernando, pur cercando di arginarlo. Entrambe le Ferrari sono al limite negli ultimi giri; Alonso terminerà a 3 secondi dall’australiano ma sempre primo nella classifica generale, con l'altra Red Bull dietro di lui terza. La McLaren termina il weekend sulla pista di casa in maniera pessima, 8º Hamilton e decimo Button. I tre sul podio sono gli stessi, con posizioni diverse, anche nella classifica piloti, e i pretendenti più accreditati per il Mondiale.

Voto 8 a…Red Bull: nonostante tutto, sono ancora loro a dettare il passo. Certamente non come in passato, non così marcatamente, ma la ‘fragilità’ mostrata in alcuni frangenti è solo il rovescio della medaglia: il più delle volte la macchina di Vettel e Webber è quanto di meglio ci sia a disposizione, e al di là di alcuni attriti anche i due si mostrano spesso come una coppia affiatata o quantomeno ben assortita, col giovane ed incalzante tedesco che a volte deve cedere il passo al più esperto compagno, cosa che non accade né in Ferrari né in McLaren, dove ci sono due leader incontrastati accompagnati da due scudieri, salvo eccezioni.

Voto 7 a…Ferrari: di questa macchina ancora bisogna capire i reali limiti e le vere potenzialità. Il motivo è semplice: a volte alla Rossa si ‘divertono’ a mischiare le carte, ma spesso pescano quelle sbagliate…che le strategie non siano il loro forte, l’hanno dimostrato in più occasioni, che si possa fare di più onestamente però ne dubito. Il buon Nando si è già affidato a tutti i santi per essere ancora là davanti a tutti, certo fra le mani ha una vettura affidabile diamone atto, il che è essenziale per rosicchiare punti qua e là, ma se vuoi vincere non basta.

Voto 4 a…McLaren: ne fanno un po’ di tutte, ci azzeccano solo (una volta tanto) ai box dove riescono a non combinarne un’altra delle loro. Si auto-sabotano pare; altrimenti non si spiega. Un weekend disastroso sotto tutti i punti di vista, peggio ancora davanti al pubblico amico. Fortunatamente gli inglesi sono sportivi e si sono divertiti ugualmente: bravi loro, decisamente meno la scuderia britannica.

Nessun commento:

Posta un commento