martedì 8 maggio 2012

Politica - Hollande presidente in Francia, exploit dei grillini nelle amministrative: qualcosa si muove?

Non vi è dubbio che i dati di questi ultimi giorni possano far sperare in un futuro, se non migliore, certamente diverso. E questo è ciò che capita quando i giovani tornano a dire la loro e a mettersi in gioco in prima persona, come i ragazzi candidati nel ‘Movimento 5 stelle’ di Grillo, con zero esperienza nella politica e nei suoi intrallazzi, ma con tanta voglia di fare qualcosa di concreto, partendo dal basso. Non chiamateli gli ‘antipolitici’: semmai sono l’esatto opposto. Sono quelli che dalla politica vogliono eliminare il di più, le scorie di decenni di governi immobilisti e spreconi. Attenzione, non è che abbiano la bacchetta magica questi, e nemmeno si può dire che non ci sia gente altrettanto volenterosa all’interno di altri partiti. Ma loro sono quelli che meglio hanno saputo accogliere i dissensi popolari e farli propri. Se c’è una cosa in tutto questo che è divertente e assurda al tempo stesso, è pensare che il politico più serio al momento in Italia sia un comico…

Discorso evidentemente diverso per Hollande, che dopo i proclami dovrà dimostrare sul campo come saprà far ripartire un sistema che onestamente sembra ormai troppo logoro. Ma l’entusiasmo della gente nelle strade francesi, in una Parigi intasata dai sostenitori del socialista manco fosse la finale dei Mondiali, beh è innegabile possa essere una spinta forte verso un cambiamento, o perlomeno un rinnovamento. La paura è che sarà un po’ come con Obama nel 2009, una ventata d’aria fresca che si è trasformata in rassegnazione nel giro di pochi mesi, tanto che ora nelle prossime presidenziali il democratico è dato sotto nei sondaggi. Il pericolo dell’effetto boomerang d’altronde è sempre in agguato quando la gente ripone tutte le proprie speranze nel politico di turno; forse se qualcosa possono insegnare i dati di queste amministrative è che deve essere l’uomo di strada a cercare di risolvere i propri problemi dove la politica non arriva, per incapacità o disinteresse.

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