domenica 14 ottobre 2012

MotoGP - Motegi, anche in Giappone imprendibile Pedrosa


In Giappone ci troviamo ormai nel quart’ultimo appuntamento del Mondiale, con in gioco punti che ora pesano davvero, 33 esattamente quelli che dividono Pedrosa da Lorenzo ma basta niente perché il vantaggio venga annullato. I 24 giri previsti iniziano proprio con i due che cercano di scappare, mentre in terza posizione si vede Spies che però dura poco, visto che va lungo in una curva al primo giro e finisce lì la sua gara. Escono di scena anche De Puniet e Yonni Hernandez. Torna quindi terzo Crutchlow anche se molto staccato dai primi due, leggermente in difficoltà Stoner che appena più dietro compie qualche piccolo errore. I due spagnoli fanno gara a sé, con l’inglese frapposto tra loro e il gruppo degli altri. Accade praticamente nulla per dieci giri, finchè Pedrosa supera con facilità Lorenzo, che comunque non fa niente per impedirglielo. In quattro giri Dani da più di un secondo e mezzo al “Por Fuera”, che forse si accontenta del risultato. Stoner intanto scivola man mano e termina la gara con un buon quinto posto, mentre sul gradino più basso del podio se la giocano Cal e Bautista che si scambiano le posizioni più volte, finchè proprio nell’ultimo giro il pilota Tech3 subisce una rottura, lasciando un podio tutto iberico. Davanti l’epilogo è esattamente lo stesso di Aragon, con la Yamaha numero 99 che viene passata ad un certo punto della gara, facendoci chiedere quanto queste vittorie siano di motore o di ‘manico’ che il pilota Honda abbia finalmente tirato fuori.

Voto 9 a…Pedrosa: Ormai a -28 punti dalla testa della classifica piloti, Dani sembra un altro pilota rispetto l’eterna promessa mai esplosa degli anni scorsi e in parte dell’inizio di questo campionato. L’uscita di scena di un compagno di squadra ingombrante come Stoner ha fatto il suo, ma che altro? Forse solo lui lo sa, forse…ma probabilmente è una concomitanza di fattori quella che finalmente ha permesso al giovane di non diventare una barzelletta ma qualcuno da temere in pista.

Voto 8 a…Lorenzo: più di così, non poteva fare. Ma d’altronde non c’è neppure bisogno: un po’ come Alonso in F1, il più grande pregio quest’anno del “Black Mamba” è quello di essere regolare. Peggio del secondo posto non ha mai fatto, ed è questo il suo ‘segreto’, la sua ricetta per portarsi a casa il Mondiale, o almeno per essere ancora il favorito per la vittoria.

Voto 4 a…Ducati: ma ci crede qualcuno quando dicono che fanno progressi? Loro ci credono?? Perché onestamente non vediamo differenza, le posizioni sono stabilmente quelle intorno il settimo-ottavo posto o giù di lì. Sembra più un ripetere un disco rotto che qualcosa di autenticamente voluto e creduto, d'altronde quando un pilota sa già che tra quattro gare sarà altrove logicamente il desiderio di migliorarsi sarà pari a zero...

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