domenica 11 novembre 2012

MotoGP - GP Valencia, Pedrosa vince l’ultima gara della stagione e di Stoner


Nelle peggiori condizioni per correre in moto, quelle tra l’asciutto e il bagnato ma che non sono né l’una né l’altra, si svolge l’ultima gara di questo combattuto campionato, che è anche l’ultima della carriera straordinaria di Casey Stoner. Ed è una corsa coi botti, tra cadute e colpi di scena. Ovviamente con una superficie del genere non è così chiaro quale scelta di pneumatici sia la migliore così sino alla partenza regna la confusione; Lorenzo è il primo che tenta l’azzardo delle ’slick’, mentre Pedrosa cambia la moto dopo il warm up e parte così dai box. Caos che si ripercuote nei primissimi giri, quando davanti a tutti si vede addirittura Espargaro, ma in breve tempo le gomme d’asciutto si rivelano essere la scelta giusta, permettendo ai due citati di riportarsi ben presto nelle posizioni che contano anche grazie alle soste forzate dei piloti che li precedono per cambiare veicolo. In questo modo gli spagnoli tornano primo e secondo, con Nakasuga (sostituto di Spies) sorprendentemente terzo. Come dicevamo all’inizio, le cadute saranno molte, e tra queste ci sarà anche quella del leader della corsa e campione del mondo Lorenzo che non potrà così festeggiare in casa il titolo. Il connazionale su Honda termina così facilmente in testa la corsa, col collaudatore Yamaha che fa la gara della vita giungendo secondo e Stoner che riesce proprio negli ultimi giri a passare Bautista e raggiungere il podio, per salutare squadra e tifosi dall’alto del terzo gradino. Gara incredibile, ma che termina degnamente un mondiale che ha avuto mille temi di interesse e che siamo certi tornerà il prossimo anno con la stessa voglia di regalarci spettacolo.

Voto 8 a…Pedrosa e Nakasuga: il primo vince stile simil Marquez, che in Moto2 poco prima ci aveva regalato un’impresa al limite dell’umano partendo ultimo e vincendo la gara dopo aver passato ben 32 altri colleghi (o birilli per lui), tra parentesi siamo proprio curiosi di vedere il fenomeno in MotoGP…tornando al buon Dani, sicuramente è stata una fatica minore la sua viste le soste e le cadute, ma che ha dimostrato ancora una volta la forza mentale di un ritrovato serio pretendente al prossimo titolo. Condizione decisamente diversa quella del tester giapponese, anche se scommettiamo che per lui questo secondo posto forse vale più che la vittoria per qualsiasi altro pilota in pista, visto che probabilmente non avrà altre opportunità simili, e le lacrime sue e del suo clan a fine gara la dicono lunga.

Voto 7 a…Stoner: magari non proprio quella gara memorabile che i suoi tifosi avrebbero voluto per salutare il campione australiano, ma dietro i toni professionali nelle interviste e un sorriso di circostanza non possiamo pensare che, in un angolino del suo cuore, a Stoner tutto questo non mancherà neanche un po’. Noi abbiamo deciso di salutarlo così, con un’immagine meno dura del solito, una sorta di prima e dopo nella vita dell’uomo che come hanno scherzosamente scritto ai box presto “andrà a pescare” indicando il futuro che attende quello che in ogni caso è stato uno dei grandi protagonisti di questo sport, meno istrionico di alcuni ma che in pista quand’era in stato di grazia riusciva a dare paga a chiunque. Chissà, forse anche noi al suo posto con una splendida moglie e una bimba che è un amore ci ritireremmo in campagna…almeno per un po’ :) Ciao Casey!

Voto 3 a…Ducati: spiace dover sempre dare pessimi voti ad un marchio storico del motociclismo, ma quando termini una gara con un pilota che cade e l’altro che arriva decimo, mentre un paio di stagioni prima vincevi e dominavi il mondiale, ci sarà pure qualcosa che non va…l’unica buona notizia è che questo campionato è finito, la cattiva è che ancora senti ai box dire: “Speravamo piovesse per fare meglio”. Ci permettiamo di suggerire, se i risultati dovessero essere gli stessi il prossimo anno, di rivolgersi ad uno stregone esperto in danza della pioggia invece che ad un buon progettista, o di bucare le gomme agli avversari per non rimediare altre brutte figure.

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