L'attesa, quando due delle migliori
squadre della storia si incontrano, è sempre altissima. Si parte
con 4-3-3 contro 4-3-3: da una parte ci sono Messi, Iniesta e Pedro,
dall'altra Boateng, El Shaarawy e Pazzini. Ambrosini a fare da diga
davanti la difesa. Sin dai primi minuti è chiara la strategia delle
due compagini: i catalani che attaccano compatti e il Milan che si
affida al contropiede. Ma è proprio la formazione di Mister Allegri
a rendersi più pericolosa, quando al quarto d'ora prima il Faraone e
poi il Boa vanno molto vicini a segnare, entrambi in serata di grazia sia
nel proporsi che nel dare una mano dietro. Alcune ottime giocate
difensive (tanto per citarne una, intervento pulitissimo in scivolata
di Montolivo su Messi) esaltano un “Meazza” stracolmo. Come
spesso accaduto in passato i rossoneri, squadra e tifosi, trovano la
loro dimensione ottimale quando c'è in palio la coppa dalle grandi
orecchie, giocandosela praticamente alla pari con l'armata blaugrana.
Il riassunto del primo tempo potrebbe essere questo: al Barça il
possesso palla, del Milan le occasioni migliori. La seconda parte del
match riprende com'è terminata la prima, al piccolo trotto,
confermando l'impressione che ad entrambe stia più che bene lo 0-0.
Ma accade l'imprevedibile: al 57' una conclusione dalla distanza di
Montolivo carambola prima su Pedro e poi su Zapata al limite
dell'area del Barcellona, per poi essere raccolta da Boateng che la
infila in porta con un preciso sinistro. Inutili le proteste di Piquè
che voleva un fallo di mano del difensore milanista. La partita a
questo punto subisce un'accellerata, e sull'onda dell'entusiasmo è
ora il Milan a farsi vivo nell'area avversaria con maggiore
frequenza. Pazzini, che nel primo tempo era un'ombra, è il più
pericoloso. Paura per lui durante uno scontro di testa con Puyol, ma entrambi
riprendono a giocare anche se un po' frastornati. Quando manca ormai
un quarto d'ora dal triplice fischio, è proprio l'attaccante ex
Fiorentina ad uscire per lasciare posto al giovane Niang. Gli
spagnoli tirano solo un paio di volte da fuori, per Abbiati è quasi
una serata in libera uscita con un Messi mai visto così fuori dalla
partita. Allegri invece ci ha visto benissimo col francesino, che
all' 81' tiene bene palla sulla trequarti, la dà al Faraone che a
sua volta la serve a Muntari defilato, tiro e gol: believe it or not,
Milan-Barcellona 2-0. Nel finale esce il sempre ottimo El92 per
Traorè, gli ultimi assalti della capolista della Liga non cambiano
il risultato anche grazie ad alcune buone uscite del nostro
portierone. Il boato di San Siro, quando l'arbitro dice che è
finita, saluta un risultato insperato ma fortemente voluto dagli 11
in campo; certo nulla è ancora deciso per il passaggio del turno, ma
la squadra ha oggi, e si spera per sempre, zittito le malelingue che
solo qualche mese fa vedevano i rossoneri già retrocessi o più
recentemente Balo-dipendenti. Attenzione però, il Barcellona visto
stasera era troppo brutto per essere vero; ciò non toglie comunque i
meriti dell'intero team e della visione tattica dell'allenatore toscano, che
si prende pure lui una bella rivincita sui detrattori.
Nessun commento:
Posta un commento