L'arrivo di
SuperMario ha portato senz'altro un grande entusiasmo
all'intero ambiente: i tifosi sugli spalti sono più numerosi, ma è
soprattutto in campo che si nota la differenza. Crederci é tutto. Il
predestinato Mario usufruisce dell'inaspettato infortunio del Pazzo,
e tutti noi godiamo di una delle migliori serate del Milan da molto
tempo, con quello che ormai è già stato definito come da titolo “il
tridente delle creste”. Dopo pochi secondi dall'inizio della gara
contro l'Udinese, alla sua prima palla, il Balo fa barba e capelli al
palo avversario. Sarà solo l'inizio; i tre si trovano come se
giocassero da sempre insieme. Nei primi 20 minuti hanno ciascuno
almeno un'occasione da gol. Balotelli non pare proprio lo svogliato
giocatore che ciondolava per il campo, la primadonna vista nel City,
e dopo 25 minuti di gran calcio segna la sua prima rete rossonera su
assist del Faraone. Lotta su ogni palla e sta al centro del gioco. La
scommessa è già vinta. Due minuti più tardi dalla distanza Padelli
deve volare per respingere un altro suo tiro. Magnifico! Finte,
tocchi di prima, se non è la miglior partita di Mario poco ci manca.
E gli altri due? Superba gara delle piccole creste.
Fioccano le occasioni per noi nel primo tempo, l'Udinese (e non una
formazione che rischia la retrocessione) non è mai in partita. A
riprova che comunque non giochiamo da soli, nel secondo tempo i
friulani trovano il pareggio soprattutto a causa di alcuni errori di
disimpegno nostri. Nonostante ciò e la stanchezza che comincia ad
affiorare, tante sono ancora le opportunità tra cui una traversa di
Niang e una parata su punizione di Balo. Ultimo minuto di recupero:
travolto El Shaarawy in area (se il difensore bianconero tocca la
palla prima o dopo lo diranno in seguito solo le moviole) è rigore
per l'arbitro e doppietta di SuperMario!!! 0 parate di Amelia e 1 tiro
in porta Udinese a referto al triplice fischio, detto tutto. Il resto
sono solo recriminazioni inutili che riempiono le trasmissioni
sportive di fuffa. E dopo una partita così non ce ne frega niente: 40 punti, a -3 dal terzo posto, alla pari con gli odiati cugini. Ma
sopratutto una prestazione collettiva e del trio là davanti che fa
paura, pur con una leggera flessione nel secondo tempo. Scusate se non ci poniamo e non ci vogliamo porre limiti.
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