sabato 8 settembre 2012

F1 - GP d’Italia: nelle qualifiche super McLaren, rottura per Alonso


Ultimi sprazzi di estate a Monza, nella settimana che ci regala l'ottima notizia del ritorno alle corse di Kubica, che promette di ripresentarsi nel circus nel 2014. Nelle ultime libere Hamilton ed Alonso erano divisi da un solo millesimo, a conferma del buon momento per la scuderia inglese ma anche per la Ferrari. Anche stavolta alcuni piloti saranno retrocessi rispetto le qualifiche, e precisamente sono Di Resta e Maldonado con 5 e 10 posizioni in meno. Inoltre ricordiamo che Grosjean è fuori per questa gara a causa dell'incidente di Spa, squalifica che non veniva comminata da ben 18 anni. Ci troviamo su un’altra pista storica, quindi alla vecchia maniera, veloce, tecnica e si spera ricca di sorpassi. Alonso parte subito forte, e già in Q1 si ripete il duello con Hamilton. Nessuna sorpresa nella prima sessione: escono Kovalainen, Petrov, Glock, Pic, Karthikeyan, DeLaRosa e Hulkenberg, che come il compagno di squadra ha avuto problemi al cambio. La Q2 vede buona parte dei piloti montare le medie, che oggi non si discostano molto però come tempi dalle dure. Alcuni possibili protagonisti della lotta per la pole non riescono a raggiungere la terza sessione: Webber, Maldonado (che quindi partirà 22º), Perez, Senna, Ricciardo, D'Ambrosio e Vergne. Anche stavolta davanti Alonso, male invece le Red Bull. Q3 che ha dell’incredibile: lo spagnolo ha problemi tecnici sulla sua Ferrari già al primo giro, manca il tempo materiale per fare qualcosa e porta a casa solo un decimo posto in griglia! Cedimento della barra posteriore sembra il verdetto dei tecnici di Maranello. Così davanti si posizionano senza grandi patemi le due McLaren, con dietro il rinato Massa e la Force India di Di Resta. Terza pole di fila per la scuderia inglese. Grandissima delusione per i tifosi sugli spalti, che viste le premesse si aspettavano Alonso in prima fila; fortunatamente Monza è una pista che si presta ai sorpassi e la Ferrari va veramente bene qui. Quindi nulla é perduto per la ‘squadra di casa‘, anche se i due inglesi davanti sembrano non sbagliarne più una e confermano di aver trovato l'equilibrio giusto con la loro monoposto.

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