Remontada,
questa la parola d'ordine del Barcellona che in casa cerca di
ribaltare il risultato avverso dell'andata. Per entrambe le squadre
in campo si parte col 4-3-3 classico: a Messi, Villa e Pedro
rispondono El Shaarawy, Niang (che sostituisce l'infortunato Pazzini)
e Boateng. Un poco di arroganza da parte dei catalani (e 0
scaramanzia visti i precedenti proprio col Milan nel '94 nella mitica
finale di Atene del roboante 4-0 rossonero e con l'Inter nell'anno
del Triplete) che nei giorni che hanno preceduto questa sfida hanno
dato per scontato il passaggio del turno, come Messi nella foto qui
riportata. È proprio lui che a neanche cinque minuti dal fischio
d'inizio porta in vantaggio i blaugrana partiti subito fortissimo.
Milan assolutamente in bambola, non riescono a giocare una palla
buona che sia una: è assedio Barça. Di nuovo il Pallone d'oro ci va
vicinissimo al 12' dopo una ribattuta della traversa. Ok è
ufficiale: è tornato il vero Barcelona. Al quarto d'ora la difesa si
addormenta e Abbiati scivola; questa volta la dea bendata rimedia, ma
il Diavolo non può giocare così! Col passare dei minuti
inevitabilmente il ritmo si abbassa e i rossoneri riescono ad
arrivare anche davanti alla porta, ma con nessuna vera occasione a
parte il palo colto da Niang al 38', a cui due minuti più tardi
risponde di nuova la Pulce con un tiro da fuori. Messi però non
sbaglia, 2-0 e tutto da rifare. Milan imbarazzante, Barcellona che
torna ai suoi livelli abituali dopo un periodo poco brillante.
L'unico che prova a contrastarli è il Faraone. Pare ci siano 2-3
categorie di differenza tra le compagini, e la tattica usata a San
Siro non dà alcun frutto oggi. La ripresa riparte da dove si era
concluso il primo tempo, col Barca a fare la partita. Stavolta di
minuti ne passano 10 prima di vedere una rete, in questo caso di
Villa. Certo passeggiando per il campo non si va da nessuna
parte...al 60' Allegri butta nella mischia Robinho e Muntari al posto
di Ambrosini e Niang, ma il risultato non cambia. Nella disperazione
si tenta anche la carta dell'ex, inserendo Bojan per Flamini, ma
prosegue essenzialmente il monologo spagnolo che vede al 92' anche il
gol di Jordi Alba. Alla faccia di chi li dava per sfavoriti o
addirittura sul finire di un ciclo. Non sappiamo dire onestamente se
un'altra squadra avrebbe potuto tener testa agli 'alieni' del Camp
Nou, di certo stasera il Milan non ci ha neanche provato, ed è
questa la cosa che spiace di più. I giocatori non si nascondono
dietro quella che poteva essere (a detta dei commentatori sportivi
italiani) la svolta della partita, il palo nel primo tempo di Niang;
su questo tenore capitan Ambrosini "non è la partita che
dovevamo fare", punto. Che questa onestà serva per restare
umili e cercare la certezza della qualificazione nella prossima
stagione europea.
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