mercoledì 13 marzo 2013

Calcio – Cuore rossonero: umiliazione al Camp Nou, addio Champions!


Remontada, questa la parola d'ordine del Barcellona che in casa cerca di ribaltare il risultato avverso dell'andata. Per entrambe le squadre in campo si parte col 4-3-3 classico: a Messi, Villa e Pedro rispondono El Shaarawy, Niang (che sostituisce l'infortunato Pazzini) e Boateng. Un poco di arroganza da parte dei catalani (e 0 scaramanzia visti i precedenti proprio col Milan nel '94 nella mitica finale di Atene del roboante 4-0 rossonero e con l'Inter nell'anno del Triplete) che nei giorni che hanno preceduto questa sfida hanno dato per scontato il passaggio del turno, come Messi nella foto qui riportata. È proprio lui che a neanche cinque minuti dal fischio d'inizio porta in vantaggio i blaugrana partiti subito fortissimo. Milan assolutamente in bambola, non riescono a giocare una palla buona che sia una: è assedio Barça. Di nuovo il Pallone d'oro ci va vicinissimo al 12' dopo una ribattuta della traversa. Ok è ufficiale: è tornato il vero Barcelona. Al quarto d'ora la difesa si addormenta e Abbiati scivola; questa volta la dea bendata rimedia, ma il Diavolo non può giocare così! Col passare dei minuti inevitabilmente il ritmo si abbassa e i rossoneri riescono ad arrivare anche davanti alla porta, ma con nessuna vera occasione a parte il palo colto da Niang al 38', a cui due minuti più tardi risponde di nuova la Pulce con un tiro da fuori. Messi però non sbaglia, 2-0 e tutto da rifare. Milan imbarazzante, Barcellona che torna ai suoi livelli abituali dopo un periodo poco brillante. L'unico che prova a contrastarli è il Faraone. Pare ci siano 2-3 categorie di differenza tra le compagini, e la tattica usata a San Siro non dà alcun frutto oggi. La ripresa riparte da dove si era concluso il primo tempo, col Barca a fare la partita. Stavolta di minuti ne passano 10 prima di vedere una rete, in questo caso di Villa. Certo passeggiando per il campo non si va da nessuna parte...al 60' Allegri butta nella mischia Robinho e Muntari al posto di Ambrosini e Niang, ma il risultato non cambia. Nella disperazione si tenta anche la carta dell'ex, inserendo Bojan per Flamini, ma prosegue essenzialmente il monologo spagnolo che vede al 92' anche il gol di Jordi Alba. Alla faccia di chi li dava per sfavoriti o addirittura sul finire di un ciclo. Non sappiamo dire onestamente se un'altra squadra avrebbe potuto tener testa agli 'alieni' del Camp Nou, di certo stasera il Milan non ci ha neanche provato, ed è questa la cosa che spiace di più. I giocatori non si nascondono dietro quella che poteva essere (a detta dei commentatori sportivi italiani) la svolta della partita, il palo nel primo tempo di Niang; su questo tenore capitan Ambrosini "non è la partita che dovevamo fare", punto. Che questa onestà serva per restare umili e cercare la certezza della qualificazione nella prossima stagione europea.

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