Oltre alla riasfaltatura ci si mette il
caldo anomalo per la stagione a creare problemi di blistering con le
Bridgestone a Phillip Island. Scelta non facile per la Direzione Gara, che dopo aver
deciso per una corsa da 26 giri con cambio gomme da effettuarsi entro
il 13°, ha poi cambiato idea constatando un più repentino degrado e
scendendo quindi a 19 laps con sosta al 10°. Lorenzo parte davanti a
tutti con le due Honda a seguire, che cercano di passarlo già al
primo giro ma il maiorchino non molla. Pedrosa intanto è il primo a
fermarsi per la 'sosta ai box', mentre per ultimo rientra l'altro
pilota HRC. E qui avviene il clamoroso errore in casa Honda, che va
oltre il limite imposto dal regolamento, facendo arrestare Marquez un
giro oltre il consentito: per lui è black flag, gara finita! Che con
Lorenzo che va a vincere passeggiando su Pedrosa significa riaprire
il mondiale, visto che ora sono solo più 18 i punti di distacco a
due gare dal termine. Terzo Rossi, per la disfatta (quasi) totale
degli acerrimi rivali di casa Yamaha, i quali si ricorderanno a
lungo questa corsa.
Voto 8 a...Lorenzo: Sin dalle libere ha
dominato e da favorito si è portato a casa l'intero malloppo. Di
più: visto che la fortuna aiuta gli audaci, proprio oggi che poteva
essere la giornata del suo addio al mondiale lo vede riaprirsi anche
grazie ad una grossa, enorme mano dei costruttori concorrenti.
Davvero una fantastica giornata per lui, e anche per Yamaha che porta
a podio entrambi i piloti.
Voto 3 a...Honda: Complimenti ad HRC,
no davvero. Si devono essere impegnati per buttare al vento (e di
quello ce n'era molto in effetti a Phillip Island) quanto di buono
fatto finora, sabotando forse mortalmente le chance del proprio
pupillo venuto qui per poter festeggiare la vittoria del campionato
sotto la bandiera a scacchi. Invece suo malgrado ha dovuto
accontentarsi di un'altra bandiera, quella che nessun pilota vorrebbe
vedere. E per cosa poi? Come può una delle più grandi case
motoristiche al mondo non riuscire a contare fino a dieci?
Voto 2 a...Bridgestone: Difficile
ricordare un weekend più strano nel Motomondiale, che non sia legato
a fattori di causa maggiore come nubifragi o simili. Ma in Australia
abbiamo visto come i produttori di gomme continuino a non imparare
dai propri o altrui errori, ed invece di correre ai ripari cercare di
metterci una pezza all'ultimo minuto. La Direzione Gara ci mette il
suo, complicando la situazione con un regolamento ad hoc, ma il tutto
parte dalla negligenza Bridgestone che conoscendo il possibile
problema DOVEVA attivarsi per cercare soluzioni in tempo. Non è un
discorso che riguarda il monomarca nelle competizioni sportive, ma
una questione che unisce sicurezza e spettacolo in egual misura.
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