18: questi erano i
punti che separavano Lorenzo da Marquez prima del Gran Premio del
Giappone. Sarà riuscito il maiorchino a limitare ulteriormente il
gap? Intanto nella giornata di ieri purtroppo è giunta ufficiale la
notizia del ritiro dalle competizioni di Ben Spies, che aveva passato
un'annata infernale senza in effetti apportare alcun beneficio alla
Ducati. A proposito della casa italiana, Hayden nella sua penultima
gara trova una terza posizione in griglia, per salutare nel
migliore dei modi il team. Purtroppo per loro già al via l'americano
perde 7 posizioni. Partenza a razzo invece per le due Yamaha,
sopratutto di Lorenzo che forte della sua gomma morbida (unico tra i
piloti ufficiali) prende margine sugli inseguitori. Rossi intanto va
lungo due volte e scivola in 11esima posizione, lasciando quando
mancano venti giri il solito terzetto (in ordine sparso) che guida
anche la classifica piloti davanti a tutti: Lorenzo, Marquez e
Pedrosa. Jorge è l'unico portabandiera Yamaha, su un circuito che
come da pronostico accentua le loro difficoltà rispetto ai rivali
proprietari della pista. Il rookie HRC cerca di avvicinarsi al 99, ma
nel paio di occasioni in cui potrebbe passarlo va lungo; e non basta
neanche un doppiato che si mette in traiettoria a rallentare il
leader di una corsa che termina con nessun sorpasso in testa ma che
ci regala un altro pezzo di storia da incorniciare: nessun salto sul
divano, nessuno scontro, ma una lezione a Honda da un centauro vero,
con cuore, testa e coraggio. E ora i punti che dividono il primo dal
secondo in classifica mondiale sono 13, 7 vittorie contro 6 e un
trofeo che verrà consegnato solo nell'ultima gara, tra due
settimane, a Valencia. Ma noi comunque vada faremo volentieri una
petizione per darne uno ciascuno a questi grandi campioni.
Voto 9 a...Lorenzo: Ok non
avrà la verve del Gianburrasca iberico, ma a 30 vittorie in MotoGP
come lui ci sono arrivati solo Rossi e Stoner, mica due tizi
qualunque. E quella di oggi vale anche di più, a Motegi per tutti i
santi giri davanti: chissà quante volte l'avrà sognato! Il buon
'Por Fuera' le azzecca tutte: partenza, strategia con gomma morbida,
una prestazione sopra le righe dalla prima all'ultima curva...si dice
sempre 'vinca il migliore', ma non chiedeteci chi tra questi
splendidi prototipi di sportivi moderni possa essere il più
meritevole, ci rifiutiamo di fare una scelta!
Voto 8 a...Marquez:
verrebbe quasi da pensare che il pilotino Honda oggi sia stato
sconfitto, semplicemente per non aver vinto su un tracciato di
proprietà della stessa casa motoristica. Ricordiamo che Marc
scendeva per la prima volta sull'asfalto nipponico, reduce dal brutto
pasticcio di Phillip Island e, tanto per non farsi mancare nulla, in
mattinata era anche stato vittima di una caduta. Saranno i vent'anni,
sarà l'ambiente familiare che lo circonda, ma quello che fa davvero
paura di questo ragazzo è che sembra guidare sopra tutto e tutti,
guai, avversari e penalizzazioni comprese! Due con una testa come lui
e Lorenzo, viene da pensare, vincerebbero anche su un triciclo tanta
è la forza mentale che sprigionano. Autostima enorme,
spregiudicatezza, ma anche tanto tanto talento certo.
Voto 4 a...Yamaha: certo,
qualcuno festeggerà la vittoria del 99, ma per gli altri piloti
dell'azienda e rispettivi team c'è poco da stare allegri: la figura
è pessima. Da Rossi a Crutchlow e
via via tutti gli altri, ci si aspettava certamente di più di un
sesto o settimo posto. Ma la domanda è ogni volta la stessa: fin
dove poteva dare di più la moto e fin dove l'uomo? Nel caso
specifico propendiamo per un 50 e 50 circa, la prossima non ci sono
scuse.
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